La mostra ‘Leggere il tempo. Libri nell’Arte. XXI secolo’, ospitata a Palazzo Nicolosio Lomellino di Genova, offre una riflessione approfondita sull’immagine del libro nell’arte e sul legame tra tempo e lettura. Curata da Laura Garbarino su progetto di Agnese Marengo e Maurizio Romanengo, la mostra si propone di esplorare il modo in cui il libro, un oggetto intrinsecamente legato alla storia e alla cultura, può trasformarsi in opera d’arte.

Il libro ha sempre esercitato un fascino illimitato su di noi, ma questo fascino diventa ancora più forte quando il libro stesso sfugge alla sua funzione tradizionale e diventa un mezzo per esprimere protesta, sogni e temporalità. La mostra ‘Leggere il tempo’ celebra proprio questo aspetto, presentando opere d’arte che utilizzano il libro come medium.

La varietà di espressioni artistiche presenti nella mostra è stupefacente. Ad esempio, l’artista Vedovamazzei dipinge il libro sui tagli, creando una copia che occupa l’opposto. Luca Bertolo, invece, dipinge le copertine di un’enciclopedia essenziale. Francesco Arena crea un’opera in cui libri come pietre miliari affogano in un monolite di marmo.

Altri artisti, come Serena Vestrucci e Sabrina Mezzaqui, creano ritagli di tempo incerti, mentre Giuseppe Mirigliano crea equilibri instabili con i suoi libri scavati. Gianni Caravaggio crea paesaggi lunari all’interno dei suoi libri, mentre Enrico Bafico crea un libro irriverente. Stefano Arienti utilizza i libri come turbine, mentre Mario Airò crea paesaggi onirici illuminati da un faro.

La mostra presenta anche opere come le Ceneri di Gramsci di Elisabetta Benassi, in cui i libri fioriscono, e il video a quattro mani di Marzia Migliora ed Elisa Sighicelli, che presenta intagli 3D. Salvatore Arancio, invece, crea riedizioni futuristiche di serigrafie settecentesche utilizzando i libri come medium.

Altri artisti presenti nella mostra includono Dora Garcìa, che taglia i libri dell’Ulysse, Maria Lai, che li cuci, Jannis Kounellis, che li brucia nel tempo di un attimo, Giulio Paolini, che li trasforma in musei, Grazia Varisco, che li astrae in linee e colori illeggibili, e Bruno Munari, che crea libri illeggibili.

La mostra è organizzata dall’associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova ed è uno degli eventi legati alla mostra Libri nell’arte. Dal Medioevo all’età contemporanea. La sua collocazione nel contesto di Genova Capitale Italiana del Libro sottolinea l’importanza del libro come strumento di espressione artistica e culturale.

In conclusione, la mostra ‘Leggere il tempo. Libri nell’Arte. XXI secolo’ a Genova offre un’analisi affascinante sul legame tra tempo e lettura attraverso l’utilizzo del libro come medium artistico. Le opere presentate dimostrano come il libro possa essere trasformato in un’opera d’arte che esprime una vasta gamma di emozioni, idee e concetti. La mostra rappresenta un’occasione unica per esplorare il potere e la bellezza dell’arte dei libri nel XXI secolo.

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