Un progetto globale è stato avviato per sfruttare l’idrogeno come energia del futuro, con l’obiettivo di contribuire in modo significativo alla transizione energetica. L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha selezionato un gruppo di esperti provenienti da 16 paesi diversi per guidare questo programma di ricerca internazionale sull’idrogeno naturale.

L’Italia, rappresentata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), avrà il compito di coordinare il gruppo di lavoro scientifico. Sarà responsabile di definire i limiti delle conoscenze attuali sull’idrogeno naturale e di identificare le attività necessarie per migliorare l’interpretazione dei dati geologici, geochimici e geofisici per la possibile futura esplorazione.

L’idrogeno può essere ottenuto facilmente dal gas naturale, ma questo processo è inquinante. D’altro canto, produrre idrogeno dall’acqua e da fonti di energia rinnovabili risolve il problema dell’inquinamento, ma richiede più energia per la sua produzione rispetto a quanto ne fornisce una volta utilizzato. Qui entra in gioco l’idrogeno naturale, noto anche come “idrogeno bianco”, che si forma naturalmente nel sottosuolo e potrebbe risolvere entrambe le questioni. Non solo evita l’emissione di anidride carbonica, ma fornisce anche una riserva potenzialmente illimitata.

“L’idrogeno naturale, conosciuto anche come idrogeno geologico, è considerato una fonte di energia alternativa con basso impatto ambientale e climatico”, spiega Giuseppe Etiope, ricercatore dell’INGV e coordinatore del gruppo di lavoro. “Questo idrogeno potrebbe svolgere un ruolo importante insieme all’idrogeno prodotto artificialmente, come l’idrogeno verde, contribuendo alla transizione energetica”.

L’obiettivo di questo progetto globale sull’idrogeno naturale è quello di studiare a fondo le sue potenzialità come fonte di energia pulita e sostenibile. Gli esperti provenienti da tutto il mondo collaboreranno per approfondire le conoscenze scientifiche sull’idrogeno naturale e sviluppare nuove tecnologie per la sua estrazione e utilizzo.

L’importanza di questo progetto non può essere sottovalutata. L’idrogeno naturale potrebbe rappresentare una soluzione fondamentale per affrontare i problemi legati all’inquinamento atmosferico e al cambiamento climatico. La sua produzione a basso impatto ambientale potrebbe contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Inoltre, l’idrogeno naturale potrebbe rappresentare una fonte di energia illimitata. Essendo presente in grandi quantità nel sottosuolo, potrebbe fornire una riserva energetica a lungo termine che non dipende dalle fonti fossili esauribili.

Il coordinamento dell’Italia in questo progetto è un riconoscimento del ruolo di leadership del paese nella ricerca scientifica e nell’innovazione. L’INGV si impegnerà a garantire che le conoscenze scientifiche sull’idrogeno naturale vengano approfondite e che vengano sviluppate nuove tecnologie per sfruttarlo al meglio.

In conclusione, il progetto globale sull’idrogeno naturale rappresenta un passo importante verso un futuro energetico sostenibile. Attraverso la collaborazione internazionale e la ricerca scientifica, potrebbero essere aperte nuove possibilità per l’utilizzo di questa fonte di energia pulita e illimitata. L’idrogeno naturale potrebbe diventare una risorsa fondamentale per affrontare i cambiamenti climatici e garantire un futuro migliore per il nostro pianeta.

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