La Prima Anticamera del Palazzo Reale di Napoli è finalmente stata riaperta al pubblico dopo un lungo e ambizioso restauro. Questo importante progetto, guidato dalla direzione di Mario Epifani, ha richiesto nove mesi di lavori intensi che hanno coinvolto diversi elementi all’interno dell’anticamera.

Tra gli interventi effettuati, spicca la ristrutturazione dei due grandi lampadari, delle appliques e degli arredi lignei presenti nella stanza. Inoltre, uno dei cinque quadri sovrapposti è stato restaurato, così come uno dei due arazzi. Non solo: anche le sete dei parati sono state sostituite, i tendaggi sono stati ripristinati e un nuovo lambris di marmo è stato posato per richiamare l’aspetto originale fino alla Seconda guerra mondiale.

L’obiettivo principale di Mario Epifani, direttore del museo, è stato quello di restituire al Palazzo Reale la sua identità storica e regale. La riapertura della Prima Anticamera segna l’inizio di un lungo progetto di ripristino dell’intero Appartamento di Etichetta, che prevede un attento lavoro di documentazione e restauro per restituire ai visitatori il fasto della corte e una corretta percezione della funzione di questi spazi.

Il restauro della Prima Anticamera è stato finanziato grazie al Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del 2022. Questa stanza rappresenta un vero e proprio “numero zero”, un cantiere pilota per i futuri interventi di restauro che riguarderanno la Sala del Trono, la Galleria e il Salone d’Ercole, ambienti tra i più rappresentativi del Palazzo Reale.

L’architetto del Palazzo Reale, Almerinda Padricelli, responsabile del progetto, anticipa che i prossimi interventi si concentreranno soprattutto sugli spazi in cui sono più evidenti i segni del tempo. Finora, il restauro della Prima Anticamera ha richiesto 280 giorni di lavoro e l’impegno di oltre 60 persone, tra ricercatori, restauratori, allestitori e artigiani. Il costo totale di questo primo intervento è stato di 660 mila euro.

La Prima Anticamera è un ambiente di grande importanza storica. Si tratta della prima delle tre anticamere che precedono la Sala del Trono e veniva utilizzata per accogliere delegazioni diplomatiche in visita al re. La sua volta è decorata con un dipinto di Francesco De Mura che raffigura Il Genio Reale e le Virtù di Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia, un’opera d’arte che rappresenta una rara testimonianza della decorazione settecentesca del Palazzo.

Gran parte degli arredi presenti nell’anticamera risale al periodo del Regno d’Italia, dopo il 1861. Questo restauro permette ai visitatori di immergersi nella storia e di ammirare l’eleganza e la grandezza di un’epoca passata.

La riapertura della Prima Anticamera è solo l’inizio di un progetto più ampio che mira a restituire al Palazzo Reale di Napoli tutto il suo antico splendore. Grazie all’attenzione dedicata alla conservazione e al restauro, i visitatori potranno vivere un’esperienza unica, immergendosi nel fascino di una residenza reale e scoprendo la sua identità storica. Un viaggio nel tempo che emoziona e affascina, rendendo il Palazzo Reale di Napoli uno dei tesori culturali più importanti del nostro paese.

Share.