La mostra “Enduring Tempest” a Londra rivela dettagli inaspettati sulla visita di Giacomo Matteotti in Gran Bretagna prima del suo tragico omicidio. Inaugurata nel palazzo che un tempo ospitava la Casa del fascio, oggi sede della Charing Cross Library, questa mostra offre una prospettiva nuova e poco conosciuta sulla vita e sulla morte di Matteotti.

Matteotti, un leader socialista italiano, visitò segretamente Londra tra il 22 e il 26 aprile del 1924, due mesi prima di essere assassinato da una squadra fascista. La sua visita nella capitale britannica, che ricorre il centenario della sua morte il 10 giugno prossimo, è considerata uno dei motivi che portarono al suo omicidio da parte del regime di Mussolini.

Secondo Alfio Bernabei, curatore della mostra e storico della comunità italiana nel Regno Unito, Matteotti decise di fare appello al partito laburista britannico per chiedere aiuto morale e materiale, convinto che l’opposizione in parlamento in Italia non fosse in grado di scalzare Mussolini. Nonostante fosse privato del passaporto, Matteotti decise di correre il rischio consapevole che stava mettendo in pericolo la sua vita.

La mostra “Enduring Tempest”, che rimarrà aperta fino al 13 giugno, ripercorre gli aspetti salienti del viaggio di Matteotti attraverso sette pannelli esposti lungo la balaustra del salone d’entrata della biblioteca. Basandosi su ricerche effettuate negli archivi inglesi, la mostra offre uno sguardo approfondito sul viaggio di Matteotti nel Regno Unito.

Uno dei punti più interessanti della mostra riguarda Amerigo Dumini, il capo della squadra fascista responsabile dell’omicidio di Matteotti. Documenti scoperti durante le ricerche rivelano che Dumini si offrì di collaborare con l’intelligence britannica per “recitare” una versione dell’omicidio politico da utilizzare come propaganda contro Mussolini, ma questa proposta fu rifiutata.

La mostra “Enduring Tempest” getta nuova luce sulla vita e sulla morte di Giacomo Matteotti, offrendo un’opportunità unica per esplorare un episodio poco noto della storia italiana del XX secolo. Attraverso documenti e testimonianze, la mostra ci invita a riflettere sul coraggio e l’impegno di un uomo che ha lottato per la libertà e la giustizia, pagando il prezzo supremo.

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