Tragedia in Valtellina: Escursionisti colpiti da una valanga, una vittima

È stata una giornata di tragiche conseguenze per un gruppo di escursionisti italiani che si trovavano sul versante lombardo del gruppo del Cevedale, nella zona di Valfurva, in Valtellina. Un giovane milanese di 26 anni ha perso la vita dopo essere stato travolto da una valanga, mentre il suo compagno di cordata è riuscito a salvarsi. L’incidente è avvenuto a una quota di circa 3.400 metri, nei pressi del bivacco Padre Giancarlo Colombo sul Col de la Mare, lungo la linea di confine tra Lombardia e Trentino Alto Adige.

L’escursionista stava praticando lo scialpinismo insieme a un gruppo di amici, tutti provenienti dalla provincia di Milano. Dopo aver raggiunto la vetta del Cevedale, montagna che segna il confine tra Lombardia e Trentino Alto Adige, il gruppo si è diviso in due. Cinque persone hanno deciso di rientrare a valle lungo la Valle delle Rosole, mentre gli altri hanno scelto di scendere lungo la via “normale”. Tra di loro c’erano anche due fratelli, ma è stato uno dei due ad essere travolto dalla valanga mentre scendeva il versante destro della montagna, a circa 3.400 metri di quota, nei pressi del bivacco Padre Giancarlo Colombo sul Col de la Mare.

Secondo i soccorritori intervenuti sul posto, la valanga che ha colpito il giovane milanese aveva un fronte di circa trenta metri ed era probabilmente composta da neve ventata. Gli altri membri del gruppo, fortunatamente illesi, sono stati trasportati a valle. La richiesta di aiuto è arrivata poco prima delle 15 e sul posto sono giunti gli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, la stazione di Valfurva del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la VII Delegazione Valtellina e Valchiavenna, oltre a due elicotteri di soccorso, decollati da Caiolo e Bolzano.

Questa tragica vicenda ci ricorda ancora una volta l’importanza di praticare l’escursionismo in montagna con estrema cautela e rispetto per l’ambiente. Le valanghe sono un pericolo sempre presente in queste zone, soprattutto durante la stagione invernale. È fondamentale informarsi sulle condizioni meteorologiche e sul grado di pericolosità delle piste prima di intraprendere qualsiasi escursione. Inoltre, è consigliabile essere adeguatamente equipaggiati con l’attrezzatura necessaria per affrontare situazioni di emergenza, come pala, sonda, ARVA (apparecchio di ricerca delle vittime di valanghe) e abbigliamento adatto.

Le autorità competenti stanno indagando sulle circostanze esatte dell’incidente e sulla presenza di eventuali responsabilità. Nel frattempo, la comunità degli appassionati di montagna si stringe attorno alla famiglia e agli amici del giovane escursionista milanese, colpiti da questa tragedia improvvisa. La montagna, con la sua bellezza ma anche con i suoi pericoli, ci ricorda sempre di non dare nulla per scontato e di apprezzare ogni istante che trascorriamo in natura.

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