Emergenza nell’anestesia: il pronto soccorso di Udine potrebbe collassare

Il pronto soccorso di Udine, considerato il più grande della regione, sta affrontando una situazione critica che potrebbe portare a un collasso del servizio. L’allarme è stato lanciato dall’associazione degli anestesisti e rianimatori, che ha evidenziato la gravità della situazione attuale dei pronto soccorso dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale.

In particolare, l’Aaroi Emac del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato le dimissioni improvvisate del direttore del Pronto soccorso di Udine avvenute qualche mese fa, seguite ora dalle dimissioni della collega che ha preso il suo posto ad interim. Questo evento “evidenzia l’insostenibilità di questa aberrante situazione”, ha dichiarato l’associazione.

I problemi che affliggono il pronto soccorso includono turni massacranti a causa della mancanza di una gestione adeguata dei flussi aziendali, più di metà del personale medico che si è dimesso nell’ultimo anno, un numero di operatori rimasti insufficiente rispetto all’attività svolta e una mancanza di valore e fidelizzazione del personale residuo. Inoltre, sono state evidenziate la presenza di cooperative e gettonisti che non hanno legami con la realtà aziendale e la presenza di operatori in burnout, con un alto tasso di assenze correlate allo stress.

La situazione attuale ha portato anche gli ultimi medici rimasti, che sono considerati eroi per il loro impegno, a prendere la difficile decisione di abbandonare l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale. Questo è solo l’ennesimo fallimento di un sistema che sembra essere completamente allo sbando.

L’associazione degli anestesisti e rianimatori esprime solidarietà alla collega che si è dimessa e offre il proprio sostegno a tutti i colleghi che continuano a resistere in questa difficile situazione. Inoltre, l’associazione chiede le dimissioni immediate di coloro che sono responsabili di questo fallimento.

La situazione critica del pronto soccorso di Udine rappresenta un campanello d’allarme per il sistema sanitario della regione. È necessario che vengano prese misure immediate per affrontare questa emergenza e garantire un servizio adeguato ai pazienti. Altrimenti, si rischia di mettere a repentaglio la salute e la sicurezza della popolazione. Si spera che le autorità competenti agiscano prontamente per risolvere questa grave situazione.

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