La Juive del Teatro Regio di Torino è stata premiata come miglior spettacolo nella 43a edizione del premio della critica musicale Franco Abbiati. Questo grand opéra di Jacques Fromental Halévy, su libretto di Eugène Scribe, ha ottenuto un trionfo musicale grazie alla direzione di Daniel Oren e alle scenografie, costumi, coreografia e luci di Stefano Poda. I protagonisti, il soprano Mariangela Sicilia e il tenore Gregory Kunde, hanno dato vita a una performance straordinaria.

Il premio come miglior direttore d’orchestra del 2023 è stato assegnato a Daniele Gatti per il suo lavoro al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. La sua direzione principale ha dato nuovo vigore a un’istituzione che ha affrontato momenti difficili in passato. Questo riconoscimento dimostra che il teatro può guardare al futuro con un rinnovato ottimismo.

Il premio per il miglior regista è andato ad Andrea Bernard per la sua lettura scenica del Don Carlo di Giuseppe Verdi, prodotto per i teatri di OperaLombardia. La sua interpretazione ha portato nuova vita a un classico dell’opera italiana.

Mel Page ha ricevuto il premio per le migliori scene e costumi per il Mefistofele di Arrigo Boito, andato in scena al Teatro dell’Opera di Roma. Le sue creazioni hanno contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente durante lo spettacolo.

Il premio speciale del 2023 è stato assegnato al Festival Mahler, una nuova iniziativa della Fondazione Orchestra Sinfonica di Milano. Questo festival ha portato al pubblico italiano nuove interpretazioni delle opere di Gustav Mahler, uno dei più grandi compositori del XX secolo.

Come novità per l’Italia, il premio per la prima esecuzione di una composizione sinfonica è stato assegnato a Lisa Streich per il suo concerto per violino e orchestra intitolato Neroli. Questa giovane compositrice ha dimostrato il suo talento e la sua originalità con questa creazione.

Il premio per il miglior solista del 2023 è stato assegnato al clavicembalista Enrico Baiano, che ha stupito il pubblico con la sua abilità tecnica e la sua sensibilità interpretativa.

Le migliori voci sono state quelle del soprano Olga Bezsmertna e del controtenore Carlo Vistoli. Entrambi hanno dimostrato una straordinaria capacità di espressione e una voce potente e melodiosa.

La migliore iniziativa del 2023 è stata il Pigmalione, dramma in musica di Giovanni Alberto Ristori, andato in scena al Teatro Sociale di Rovigo. Questa produzione ha portato alla luce un lavoro dimenticato da oltre 300 anni e ha dimostrato che anche le opere meno conosciute possono ancora affascinare il pubblico.

Il Premio Piero Farulli è stato assegnato al Trio Sheliak, formato da Emanuele Brilli (violino), Matilde Michelozzi (violoncello) e Sergio Costa (pianoforte). Questo ensemble ha dimostrato una straordinaria sinergia e una profonda comprensione reciproca nella loro esecuzione.

Il Premio Filippo Siebaneck è stato assegnato all’iniziativa “Opera in carcere” del Teatro Regio di Parma. Questo progetto ha portato l’opera nelle carceri italiane, offrendo ai detenuti la possibilità di partecipare attivamente alla produzione di uno spettacolo operistico.

Il Premio Abbiati ha il compito di raccontare la vita musicale italiana, mettendo in luce istituzioni e realtà di grande valore che talvolta vengono trascurate dalla stampa nazionale. Questa edizione ha riconosciuto il ripristino e il vigore di istituzioni come il Teatro Regio di Torino e il Maggio Musicale Fiorentino, che hanno superato momenti difficili grazie al ruolo trainante dei loro direttori principali.

Questi premi rappresentano un importante riconoscimento per gli artisti e gli istituti musicali italiani, dimostrando che la scena musicale italiana è ricca di talento e di iniziative innovative. Speriamo che questi riconoscimenti incoraggino ulteriormente lo sviluppo della musica e dell’opera in Italia e che sia dato sempre più spazio e attenzione a queste eccellenze artistiche.

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