Rawtrap è una rivoluzionaria tecnologia che utilizza nano-trappole ricavate dagli scarti del riso per purificare le acque contaminate. Questa innovativa soluzione è stata sviluppata da un gruppo di giovani residenti nelle aree agricole del territorio novarese, che hanno un forte interesse per l’ambiente circostante.

L’idea di utilizzare gli scarti della produzione risicola per la purificazione delle acque è nata dalla consapevolezza di quanti rifiuti vengano generati da questa industria e dalla scoperta che questi scarti sono una fonte naturale di silice, un materiale che può essere utilizzato per creare nano-trappole.

Le acque nel territorio sono spesso contaminate da fitofarmaci, pesticidi e metalli pesanti, e quindi c’era la necessità di trovare una soluzione sostenibile ed efficiente per depurarle. Il gruppo ha utilizzato le ceneri della combustione del riso per creare un materiale chiamato MCM-41, che funziona come un setaccio molecolare per rimuovere le impurità dall’acqua.

Ciò che rende questa tecnologia ancora più interessante è il suo costo ridotto. Utilizzando gli scarti del riso, il gruppo è stato in grado di creare un materiale economico e accessibile, che potrebbe essere utilizzato anche da aziende locali per ridurre l’inquinamento delle acque. Inoltre, l’utilizzo di scarti agricoli per fini diversi dalla produzione alimentare rappresenta un esempio concreto di economia circolare territoriale.

Il successo di Rawtrap è stato riconosciuto dalla Commissione europea, che ha premiato il gruppo durante la 35/a edizione del concorso europeo “I giovani e le scienze 2024”. Inoltre, il gruppo avrà l’opportunità di partecipare al contest internazionale dell’acqua per i giovani a Stoccolma, in Svezia, dove sperano di ottenere ulteriori riconoscimenti per la qualità del loro lavoro.

Rawtrap rappresenta un esempio concreto di come la ricerca scientifica e l’innovazione possano contribuire in modo significativo alla tutela dell’ambiente. La tecnologia delle nano-trappole ricavate dagli scarti del riso potrebbe avere un impatto positivo sulla purificazione delle acque contaminate, contribuendo alla salvaguardia della salute umana e dell’ecosistema naturale. Speriamo che questo progetto possa essere sviluppato ulteriormente e che aziende e istituzioni locali possano supportare l’implementazione di questa soluzione ecologica.

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