La fusione nucleare è uno dei processi più promettenti per generare energia pulita e illimitata nel futuro. Recentemente, un’azienda americana chiamata Zap Energy ha raggiunto un importante traguardo nel campo della fusione nucleare: il loro mini-reattore sperimentale, chiamato FuZE, ha raggiunto temperature superiori a 10 milioni di gradi, simili a quelle del nucleo del Sole.

Ciò che rende il reattore di Zap Energy così speciale è la sua innovativa tecnologia, che non richiede l’uso di magneti superconduttori costosi o laser potenti. Questo rende il reattore più semplice ed economico rispetto ad approcci più tradizionali. Secondo Paola Batistoni, responsabile dello sviluppo dell’energia da fusione presso l’Enea, l’approccio di Zap Energy è diverso e potenzialmente molto interessante grazie alla sua semplicità.

Nonostante i risultati promettenti ottenuti da Zap Energy, la temperatura raggiunta dal loro reattore è ancora lontana da quella raggiunta da altri progetti, come Iter, il reattore sperimentale per la fusione nucleare in costruzione in Francia. Tuttavia, la tecnologia di Zap Energy dimostra che ci sono alternative valide nell’ambito della fusione nucleare.

Per creare le condizioni necessarie per la fusione nucleare, è necessario generare un plasma, uno stato della materia in cui nuclei ed elettroni fluiscono liberamente. Il riscaldamento e la compressione del plasma a base di idrogeno provocano la fusione dei nuclei, che a sua volta produce una quantità di energia molto superiore rispetto alla combustione di carbone.

La tecnologia di confinamento del plasma utilizzata da Zap Energy non si basa su magneti, ma su un sistema più semplice in cui le correnti elettriche passano attraverso un sottile filamento di plasma. In questo modo, il plasma stesso genera campi elettromagnetici che lo riscaldano e lo comprimono. Questa tecnica è stata sperimentata fin dalla metà del secolo scorso, ma finora la breve durata del plasma era un ostacolo alla sua applicazione. Tuttavia, Zap Energy è riuscita a stabilizzare la reazione, superando questa sfida.

Secondo Batistoni, la sfida principale nella fusione nucleare non è solo raggiungere le condizioni adatte per la reazione, ma anche risolvere i problemi tecnologici e costruire i componenti necessari per contenere, estrarre e convertire l’energia prodotta in energia elettrica. Questi sono problemi che Iter sta già affrontando ed è quindi in una fase molto più avanzata rispetto a Zap Energy. Tuttavia, gli approcci alternativi come quello di Zap Energy sono molto interessanti e promettenti, anche se rimangono ancora in fase sperimentale.

Le temperature raggiunte da Zap Energy sono state misurate da un gruppo di ricercatori esterni utilizzando un laser luminoso e veloce. Questo ha permesso di ottenere informazioni sulla temperatura e densità degli elettroni presenti nel plasma. L’azienda ha già commissionato un nuovo dispositivo sperimentale chiamato FuZE-Q, che dovrebbe essere in grado di produrre una quantità ancora maggiore di energia.

In conclusione, l’azienda americana Zap Energy ha raggiunto un importante traguardo nel campo della fusione nucleare, superando la soglia dei 10 milioni di gradi per la temperatura del plasma. Nonostante i risultati promettenti, il reattore di Zap Energy è ancora lontano dai livelli raggiunti da progetti come Iter. Tuttavia, la loro tecnologia innovativa offre un approccio diverso e interessante alla fusione nucleare, dimostrando che ci sono alternative valide e più semplici rispetto agli approcci più tradizionali. Continueremo a seguire gli sviluppi futuri nella ricerca sulla fusione nucleare e le loro potenziali implicazioni per il futuro dell’energia pulita.

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