Il corteo di protesta contro il G7 a Torino ha causato il blocco della tangenziale, interrompendo temporaneamente il traffico nella zona. La manifestazione, che ha avuto inizio al parco Galileo Galilei di corso Papa Giovanni XXIII a Venaria Reale, è stata organizzata per esprimere il dissenso nei confronti del G7 e dei suoi obiettivi riguardo all’ambiente ed all’energia.

I partecipanti, con uno striscione che recitava “I governi del G7 distruggono il pianeta di tutti stacchiamo la spina di questo sistema”, hanno sfilato per le strade vicine al centro di Torino nonostante le avverse condizioni meteorologiche. Attraverso i loro striscioni, i manifestanti hanno espresso la volontà di lottare contro le guerre e il genocidio in Palestina, e di voler avere voce in capitolo riguardo alle proprie vite e alla tutela del territorio.

Durante il corteo si sono visti numerosi striscioni che rappresentavano diversi movimenti come quello no TAV e pro Palestina, oltre ad uno striscione antimilitarista. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine e l’accesso alla Reggia sia stato impedito ai manifestanti, questi ultimi hanno dimostrato determinazione nel perseguire i propri obiettivi. Hanno scavalcato il guard rail e occupato la carreggiata in direzione Torino, causando il blocco del traffico per circa dieci minuti.

I manifestanti hanno fatto sentire la propria voce attraverso un megafono, dichiarando che coloro che ostacolano il loro futuro dovranno affrontare centinaia di blocchi come questo, rifiutandosi di essere manovrati da decisioni prese al di fuori delle loro teste. Hanno inoltre espresso la loro determinazione nel continuare la lotta per i propri diritti, promettendo di non abbassare la testa.

Infine, i manifestanti hanno raggiunto l’imbocco della via che porta alla Reggia, dove sono state posizionate le foto dei sette leader degli Stati del G7. Queste foto sono state poi bruciate in un falò. Nonostante le restrizioni e le difficoltà incontrate, i manifestanti hanno dimostrato una volontà ferrea nel far sentire la propria voce e nel cercare di influenzare le decisioni che riguardano il loro futuro.

Questa manifestazione di protesta a Torino contro il G7 ha evidenziato il crescente dissenso nei confronti delle politiche ambientali ed energetiche dei governi coinvolti. I manifestanti hanno espresso la loro preoccupazione per la mancanza di una vera transizione ecologica e per l’imposizione di decisioni dall’alto che non tengono conto delle necessità e delle opinioni della popolazione. Hanno anche evidenziato la loro opposizione alle guerre e al genocidio in Palestina, sottolineando l’importanza di difendere i propri territori e avere il controllo sulle proprie vite.

Questa manifestazione è solo una delle tante iniziative di protesta che si stanno svolgendo in tutto il mondo per sollevare questioni importanti riguardanti l’ambiente, la giustizia sociale e i diritti umani. I cittadini stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di difendere il proprio futuro e di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano le loro vite. Sono questi movimenti di protesta che spingono i governi a prendere in considerazione le preoccupazioni dei cittadini e ad agire in modo responsabile per il bene di tutti.

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