Il G7 Ambiente si è recentemente tenuto a Torino, a Venaria Reale, e ha portato con sé importanti novità e impegni per un futuro più sostenibile. Uno dei principali obiettivi annunciati durante l’incontro è la chiusura delle centrali a carbone entro il 2035. Questa decisione rappresenta un passo significativo verso la riduzione delle emissioni di gas serra e il miglioramento della qualità dell’aria.
Ma non è tutto: entro il 2030, si prevede di triplicare la produzione elettrica da fonti rinnovabili. Questo significa che sempre più energia verrà generata da fonti come il sole, il vento e l’acqua, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili. Inoltre, si mira a sestuplicare la capacità degli accumuli energetici, arrivando a 1,5 Terawatt. Ciò consentirà di immagazzinare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili per utilizzarla quando necessario, garantendo un approvvigionamento stabile e continuo.
Un altro punto importante emerso dal G7 Clima, Energia e Ambiente è la promozione della collaborazione tra i paesi del G7 sulla fusione nucleare. Questa tecnologia potrebbe rappresentare una soluzione promettente per le sfide energetiche future, offrendo una fonte di energia pulita e sicura.
Il documento finale dell’incontro ha anche sottolineato l’importanza della riduzione delle emissioni di gas metano, con l’obiettivo di ridurle del 75% entro il 2030. Ciò richiederà l’adozione di tecnologie innovative, come la cattura e lo stoccaggio del carbonio, l’utilizzo di idrogeno rinnovabile a basse emissioni e biometano. Inoltre, si punta alla decarbonizzazione degli impianti industriali e di quelli difficili da decarbonizzare, che rappresentano una sfida importante ma necessaria per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
Il G7 ha anche preso in considerazione la sicurezza dell’approvvigionamento delle materie prime critiche, cercando di attuare il piano concordato lo scorso anno. Questo piano mira a garantire una fornitura stabile e sicura delle materie prime necessarie per l’economia globale.
Durante l’incontro è stata confermata l’importanza della decarbonizzazione nel settore stradale, con diverse opzioni prese in considerazione. Inoltre, sono stati creati i “G7 Adaptation Accelerator Hub” per attuare piani di adattamento per i paesi in via di sviluppo più vulnerabili, attirando finanziamenti sia pubblici che privati. Allo stesso modo, un altro Hub del G7 si occuperà della gestione sostenibile del suolo in Africa e nel bacino del Mediterraneo, mentre una “Coalizione G7 sull’Acqua” è stata istituita per affrontare le sfide legate all’acqua.
Un punto di particolare rilievo è la decisione di sviluppare un’agenda volontaria sul tessile e la moda circolari, coinvolgendo sia i governi che le imprese. Questo settore è noto per la produzione di rifiuti e l’inquinamento ambientale, quindi l’obiettivo è promuovere il riciclo e combattere la fast fashion.
Infine, il G7 ha ribadito l’importanza dei recenti accordi internazionali sul raddoppio dei finanziamenti per l’adattamento, coinvolgendo anche il settore privato. Inoltre, si è sottolineata l’importanza di adottare standard ambiziosi per la qualità dell’aria e di lottare contro l’inquinamento delle plastiche nei mari.
In conclusione, il G7 Ambiente ha posto basi solide per un futuro sostenibile. Gli impegni presi durante l’incontro rappresentano importanti passi avanti nella riduzione delle emissioni di gas serra, nell’aumento dell’uso di fonti rinnovabili e nel miglioramento della qualità dell’aria. Ora spetta ai paesi del G7 tradurre queste promesse in azioni concrete per garantire un futuro migliore per il nostro pianeta.