Il G7 si impegna a eliminare gradualmente l’uso del carbone entro il 2035. Questa è una delle principali decisioni prese durante il G7 Ambiente, Energia e Clima che si è tenuto di recente. I Paesi del G7 hanno confermato il loro impegno nel documento finale, affermando che la generazione di energia a carbone sarà eliminata durante la prima metà degli anni 2030 o in un periodo coerente con il mantenimento dell’aumento della temperatura entro un grado e mezzo. Questo rappresenta un passo importante nella lotta contro i cambiamenti climatici, poiché il carbone è una delle principali fonti di emissioni di gas serra.

Ma non è solo il carbone ad essere nel mirino del G7. I Paesi membri si sono anche impegnati a promuovere lo stop all’approvazione di nuove centrali elettriche a carbone a livello globale il più presto possibile. Questo significa che i Paesi del G7 stanno cercando di convincere gli altri Paesi ad abbandonare gradualmente l’uso del carbone come fonte di energia.

Ma quali sono le alternative al carbone? Il G7 Ambiente, Energia e Clima ha anche preso in considerazione l’energia nucleare come una possibile soluzione. I Paesi del G7 si sono impegnati a promuovere il responsabile dispiegamento delle tecnologie per l’energia nucleare, inclusi reattori avanzati e reattori modulari di piccole dimensioni. Questo segna un importante cambiamento nella politica energetica dei Paesi del G7, che in passato si sono concentrati principalmente sulle energie rinnovabili, come l’energia solare e l’energia eolica.

Ma il G7 non si limita a promuovere l’energia nucleare. I Paesi membri si sono anche impegnati a promuovere collaborazioni internazionali per accelerare lo sviluppo delle centrali a fusione, una tecnologia che potrebbe rivoluzionare il settore energetico. Questo dimostra l’impegno del G7 nel cercare soluzioni innovative per affrontare la crisi climatica.

Ma l’eliminazione del carbone e la promozione di nuove tecnologie energetiche non sono gli unici obiettivi del G7. I Paesi membri si sono anche impegnati a ridurre le emissioni globali di metano derivanti dai combustibili fossili del 75% entro il 2030. Questo è un altro importante passo avanti nella lotta contro i cambiamenti climatici, poiché il metano è un gas serra molto più potente della CO2.

Inoltre, il G7 si è impegnato a sostenere la triplicazione della capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030. Questo significa che i Paesi membri del G7 stanno cercando di aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili come l’energia solare e l’energia eolica. Questo contribuirà non solo a ridurre le emissioni di gas serra, ma anche a creare posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili.

Infine, il G7 ha creato la Coalizione del G7 per l’acqua, che mira a affrontare la crisi idrica globale. Questa coalizione si concentrerà sull’identificazione di obiettivi comuni e strategie per affrontare la crisi idrica, nonché sull’integrazione della questione dell’acqua nei forum e nei processi esistenti. Questo dimostra l’impegno del G7 a promuovere politiche efficaci per affrontare la crisi idrica e raggiungere gli obiettivi internazionali legati all’acqua.

In conclusione, il G7 Ambiente, Energia e Clima ha preso importanti decisioni per affrontare la crisi climatica e la crisi idrica globale. L’eliminazione graduale del carbone, la promozione di nuove tecnologie energetiche e la riduzione delle emissioni di metano sono solo alcune delle misure che i Paesi membri del G7 stanno prendendo per combattere i cambiamenti climatici. Queste decisioni rappresentano un passo importante verso un futuro più sostenibile e ci auguriamo che gli altri Paesi si uniscano a questa lotta globale per salvaguardare il nostro pianeta.

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