La Sardegna punta a diventare un punto di riferimento nel Mediterraneo occidentale, grazie all’istituzione di una macroarea che includa anche Corsica e Baleari. Questo ambizioso obiettivo è contenuto nella proposta di legge numero 1 della nuova legislatura regionale, presentata dal gruppo di Orizzonte Comune e sottoscritta dall’assessore al Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu.

L’obiettivo principale di questa proposta è trasformare le difficoltà dell’insularità in un punto di forza per la Sardegna e permettere alla macroregione di trattare direttamente con l’Unione europea. Sandro Porcu, capogruppo di Orizzonte Comune, ha sottolineato l’importanza della tutela dell’identità culturale e linguistica, delle politiche di fiscalità di vantaggio e dei costi dell’insularità, della mobilità e della continuità territoriale, della cooperazione, della tutela dell’ambiente marittimo e della pace.

Questa proposta è il risultato di un lavoro iniziato nel 2009 dall’Isprom, l’Istituto studi e programmi per il Mediterraneo, finanziato dalla Regione Sardegna. Secondo Cuccureddu, la macroregione è l’unico strumento possibile per consentire alla Sardegna di trattare direttamente con l’UE e ottenere deroghe che superino le difficoltà dell’insularità, senza modificare lo statuto speciale di autonomia del 1948.

La macroregione ipotizzata coinvolgerebbe sei Stati – Italia, Francia, Spagna, Marocco, Algeria e Tunisia – oltre alle tre isole. Sarebbe la quinta macroregione attivata in Europa nell’ambito della Strategia macroregionale dell’UE, dopo quella del Mar Baltico, del Danubio, dell’Adriatico-Ionica e delle Alpi.

La proposta di legge, composta da cinque articoli, è aperta al sostegno di tutte le altre forze politiche e sarà assegnata alla Terza commissione consiliare. Cuccureddu spera che possa essere approvata entro la fine dell’anno.

Durante la presentazione della proposta di legge, hanno partecipato esperti del settore come Giovanni Lobrano, già preside di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, l’ex presidente della Regione Molise, Giovanni Di Stasi, uno dei fautori della Macroregione Adriatico-Ionica, Francesco Sanna e Tore Cherchi, vicepresidente dell’Isprom.

Il cronoprogramma tracciato dal testo prevede l’avvio di intese con Corsica e Baleari e la creazione di un progetto di strategia macroregionale a promozione insulare affidato a un Tavolo di progettazione composto da Regione, Isprom e le università di Cagliari e Sassari. Questo tavolo dovrebbe iniziare i lavori a partire dal 26 aprile 2023, data in cui è stato firmato un accordo tra le università sarde e quelle di Corsica e Baleari. L’obiettivo finale è quello di presentare una proposta complessiva d’intesa con le altre due isole entro 24 mesi.

Inoltre, il testo propone anche l’assegnazione di due assegni di ricerca per le università sarde, per un totale di 250 mila euro.

La Sardegna ha quindi l’opportunità di diventare un punto di riferimento nel Mediterraneo occidentale, grazie all’istituzione di questa macroregione. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa proposta di legge e vedere se riuscirà a ottenere il sostegno necessario per diventare una realtà concreta.

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