Mese: Aprile 2024

AGI – Mancano poche ore alla pubblicazione di ‘The Tortured Poets Department’, undicesimo album in studio di Taylor Swift, sul quale si è concentrata per due anni e che, ha assicurato, è il suo album “più necessario”. Swift ha annunciato l’uscita del disco il 4 febbraio quando ha ricevuto il tredicesimo Grammy della sua carriera. Subito dopo, la cantante 34enne ha pubblicato sui suoi social network la copertina e la lista dei titoli, e i suoi fan più fedeli hanno potuto preordinarlo sul sito ufficiale.

 

Durante il suo tour mondiale “The Eras Tour”, ha parlato del processo creativo e in uno dei suoi concerti più recenti a Melbourne, in Australia, ha detto che l’album è per lei come “un’ancora di salvezza”. “Avevo bisogno di farlo. Mi ha ricordato perchè scrivere canzoni è qualcosa che mi aiuta davvero nella vita”, ha detto. Il 18 marzo Apple Music ha offerto agli abbonato la possibilità di ricevere un avviso quando l’album sarebbe stato disponibile, rivelando che sette delle 16 canzoni che compongono ‘The Tortured Poets Department’, più una bonus track, hanno un ‘linguaggio esplicito.

 

La track list vede la collaborazione di artisti come Post Malone, che accompagna la cantante nel brano ‘Fortnight’ che apre l’album, e la band indie rock inglese Florence + the Machine, guidata da Florence Welch, nella canzone “Florida!!!”. Il lancio sarà accompagnato da un video che verrà rilasciato venerdì alle due di notte ora italiana. Finora la cantante ha fornito pochissimi dettagli sul suo nuovo album e i suoi follower hanno cercato di trovare il significato dei presunti segnali nascosti che ha offerto.

 

C’è una teoria sui social media secondo cui il numero due sarebbe uno dei segni che circondano il nuovo progetto, dato che Swift ha fatto il segno di pace e amore durante l’annuncio del lancio ai Grammy, oltre a sottolineare che l’album ha richiesto due anni di lavoro. Allo stesso modo, nel negozio pop-up promozionale dell’album, attualmente situato a Los Angeles, gli orologi nella struttura simile a una biblioteca segnano le due. Alcuni follower credono che esista la possibilità che Swift possa alludere a una possibile versione “2AM Edition” di “The Tortured Poets Department”, proprio come ha fatto quando ha pubblicato la “3AM Edition” dell’album “Midnights”.

 

Ma altri ritengono che potrebbe essere un segno di una seconda parte del “The Eras Tour”, che nel 2023 è stato il primo tour a superare il miliardo di dollari di entrate.

AGI – All’origine di quel barattolo divenuto simbolo di italianità c’è stato un problema. Dopo la seconda guerra mondiale, il cacao era difficilissimo da reperire. E Michele Ferrero, da un piccolo paesino del Piemonte pieno zeppo di alberi di nocciole (Alba), provò a sperimentare una pasta morbida, spalmabile, che utilizzava per l’appunto le abbondanti ed economiche nocciole al posto del cacao. Era li 20 aprile 1964 e quell’intuizione avrebbe cambiato per sempre le abitudini degli italiani e di milioni di persone in tutto il mondo.

 

Una crema di nocciole e cioccolato passata in mezzo secolo dall’occupare uno semplice scaffale nella grande distribuzione ad essere una categoria merceologica a tutti gli effetti. 

 

 

Nutella è diventato così un dolce-icona: del Made in Italy, dell’italianità, del radicamento nel territorio visto che l’azienda che oggi è un colosso da 14 miliardi di euro (con un balzo del 10,4% nell’ultimo bilancio) non ha mai abbandonato la piccola Alba. Ma non solo. Negli ultimi anni un prodotto che da solo farebbe un’azienda medio grande ha visto il lancio di Nutella&GO! (2005), del Nutella B-ready (2015), dei Nutella Biscuits (2019) al centro di un vero e proprio fenomeno di marketing, dei Nutella Muffin (2020) e dei Nutella Croissant lo scorso anno. 

 

 

Il salto da piccola azienda artigianale a vero e proprio colosso è stato operato infine da Giovanni Ferrero, nipote del fondatore e uomo più ricco d’Italia con un patrimonio da 39 miliardi di dollari, che ha introdotto marketing e prodotti sempre più innovativi e un welfare aziendale tra i più avanzati (considerevoli premi di produzione, medico gratis e una Fondazione dove trascorrere la pensione con attività che spaziano dall’arte al bricolage).

 

 

Oggi la Ferrero occupa 4 mila lavoratori e produce mezzo miliardo di tonnellate di prodotti l’anno, destinati a 170 paesi. 

 

 

 

 

 

 

AGI – Ha superato le stime diventando il manifesto di Marcello Dudovich più caro mai venduto in un’asta: il ‘Cable’ Confort Michelin’ è stato aggiudicato a 100mila euro (inclusi diritti) durante la vendita dei manifesti andata in scena il 16 e il 17 aprile in Sala Bolaffi a Torino. Ad aggiudicarselo, dopo un’accesa competizione con partecipanti online e palette in Sala Bolaffi, un famoso collezionista italiano appassionato di automobili d’epoca e di cimeli automobilistici, collegato al telefono.
Resta quindi in Italia il celebre Bibendum, mascotte di Michelin, rappresentato dall’illustratore triestino morto nel 1962 mentre è adagiato comodamente all’interno di uno pneumatico intento a studiare la cartina stradale del nostro Paese.

 

“Dopo tanti anni siamo tornati ‘in pista’ con un’asta di poster davvero unica per varietà e selezione del materiale – commenta Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi – e mi fa piacere che questo evento sia stato segnato da un prestigioso record per un nostro grande autore. Il manifesto di Dudovich si inserisce a pieno titolo tra i più cari mai venduti al mondo”. L’asta, a cui hanno partecipato tramite il sito astebolaffi.it collezionisti da ogni parte del mondo, in particolare da Stati Uniti, Francia e Regno Unito, si è chiusa con un risultato totale di oltre 570mila euro diritti inclusi.

 

Sul podio dei top lot, al secondo posto si è posizionato un altro manifesto di Dudovich sempre di tematica automobilistica, la ricercata affiche del 1908 per la Società Torinese Automobili Elettrici, di cui si conoscono pochissimi esemplari (25mila euro diritti inclusi), mentre al terzo posto il manifesto di Umberto Di Lazzaro del 1933 per la Crociera aerea del decennale (17.500 euro diritti inclusi).