Mese: Aprile 2024

AGI – Sono 62 le persone arrestate per le indagini sulla produzione di banconote contraffatte a Napoli. Oltre 200 uomini dell’Arma dei Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip di Napoli, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli guidata dal procuratore Nicola Gratteri, che dispone la custodia cautelare in carcere per 48 indagati, gli arresti domiciliari per altri 14 e un divieto di dimora. L’attività di produzione e vendita di banconote avveniva in un’area del centro di Napoli, in particolare nei quartieri Mercato e Pendino, zona sotto il controllo del clan Mazzarella.

 

Le banconote hanno poi trovato diffusione in tutta Europa, in particolare in Francia. Le banconote venivano realizzate in tagli di 20, 50 e 100 euro e venivano vendute al 10% del valore. La qualità delle banconote era eccellente, al punto che la Bce ha coniato il termine “Napoli Group” per qualificare i gruppi di Napoli e dell’hinterland partenopeo capaci di produrre una contraffazione di alta qualità. Viene contestata nella fattispecie l’aggravante del metodo mafioso in quanto l’attività di produzione e vendita di banconote contraffatte serviva a finanziare il clan camorristico Mazzarella.

 

Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza 3 cittadini francesi che avevano appena acquistato le banconote e si stavano recando all’aeroporto di Capodichino per rientrare nel loro Paese. Nell’arco di un anno di indagini l’introito realizzato dal gruppo di falsari è stato quantificato in 6 milioni di euro per un valore nominale delle banconote prodotte di circa 60 milioni di euro falsi. La valuta contraffatta risulta ancora in circolazione in tutti i Paesi europei, dove quotidianamente viene trovata e sequestrata. 

 

 

 

AGI – Rinasce il sito industriale ex Whirlpool a Napoli. Sono iniziati infatti oggi i lavori, con la rimozione degli impianti di pannelli fotovoltaici nello stabilimento in via Argine, nell’area Est della city, che danno il via al percorso che ha come obiettivo la realizzazione del nuovo sito industriale Italian green factory, gruppo Tea Tek. Si tratta di un’area di oltre 5 ettari, in cui insistono cinque edifici, di cui 4 saranno abbattuti. L’investimento complessivo del gruppo ammonta a 72 milioni di euro e comprende il reinserimento dei 294 lavoratori ex Whirpool.

“Siamo molto emozionati, oggi parte il cantiere per l’abbattimento del vecchio stabilimento – dice Felice Granisso, ceo Tea Tek – nel giro di una quindicina di giorni, l’abbattimento di quest’area. Quindi la rimozione dei vecchi impianti fotovoltaici, la rimozione del capannone ex Cral e l’inizio delle lavorazioni di pulizia e rinnovamento della palazzo in ufficio. Dal mese prossimo inizieremo i lavori di abbattimento dei due corpi importanti di fabbrica”. Nel corso della fase di ricognizione del sito “abbiamo avuto lo spiacevole ritrovamento di circa 27.000 metri quadri di tetti di amianto che dobbiamo smaltire – aggiunge l’imprenditore – e ovviamente abbiamo opportunamente in questi mesi stipulato un protocollo con l’Asl che andremo a rispettare nella più totale integrità”.

Secondo i programmi tra tre mesi si procederà “all’appalto di costruzione della prima fabbrica green della città di Napoli, la prima fabbrica 5.0. In questo stabilimento produrremmo componentistica per gli impianti fotovoltaici”. Per lo smaltimento dell’amianto nei mesi scorsi il gruppo Tea Tek ha lavorato anche per evitare contraccolpi sulla tabella di marcia, “perché una cosa è rimuovere le tegole di amianto, un’altra cosa è trovare tutto e avere un rifiuto da gestire in maniera più complicata”.

Dopo un’interlocuzione “positiva con il Governo e con Invitalia, per un piano di accelerazione” si pensa anche “se si riuscirà a trovare un’area consona per le nostre produzioni di anticipare una parte delle lavorazioni in altro sito, come abbiamo sempre dichiarato, in modo da poter anticipare il prima possibile il time to market per noi e raccogliere la curva di crescita del mercato delle rinnovabili e per i lavoratori l’immissione quanto prima o almeno per una buona parte di loro al lavoro”.

AGI – Fiamme da questa mattina alle 5 all’interno di una discarica non autorizzata composta principalmente da pneumatici e materiali di vario genere in via Montagnano, ad Ardea, vicino a Roma. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, i carabinieri e l’Arpa.

 

Le operazioni di spegnimento e bonifica sono tutt’ora in corso.Fiamme da questa mattina alle 5 all’interno di una discarica non autorizzata composta principalmente da pneumatici e materiali di vario genere in via Montagnano, ad Ardea, vicino a Roma. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, i carabinieri e l’Arpa. Le operazioni di spegnimento e bonifica sono tutt’ora in corso. 

 

L’Arpa scrive su X “Incendio #Ardea di oggi #8aprile, personale tecnico #ARPALazio intervenuto sul posto per monitorare la qualità dell’aria. I dati rilevati dall’Agenzia, appena disponibili, saranno pubblicati sito web http://arpalazio.it e canali socialIncendio”.

 

 

L’incendio si è sviluppato a ridosso di Santa Palomba,  zona individuata dal Comune di Roma per la costruzione del termovalorizzatore, tanto che sono gli stessi profili social dei comitati “No inceneritore” a rilanciare le immagini della nube nera che si è sviluppata a causa dell’incendio e che è ben visibile nel quadrante sud della capitale. 

 

 

La nube arriva in Parlamento

L’incendio è arrivato fino a Montecitorio dove il deputato di Alleanza  Verdi e Sinistra, Filippo Zaratti ha annunciato un’interrogazione parlamentare ai ministri della Salute e dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

“Ci rivolgiamo con una interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Salute, Gilberto Pichetto Fratin e Orazio Schillaci, perché intervengano in questa situazione di caos per mettere fine alle discariche abusive e garantire la salute pubblica. La discarica che ha preso fuoco oggi era stata segnalata dai comitati dei residenti, perché nessuno è intervenuto? Questo è un aspetto che speriamo venga indagato dalle autorità locali perché evidentemente c’è chi non vuole mettere fine alla gestione caotica dei rifiuti”. Scrive Filiberto Zaratti in una nota stampa “un mese fa – ricorda il parlamentare Avs – un incendio ha colpito l’area di Mezzocammino mentre ricordo il caso della discarica di Ciampino che ha messo sotto scacco un vasto territorio dove gli abitanti, come oggi, sono stati costretti a chiudersi in caso e tappare le finestre. Possibile che non si possa trovare una soluzione di legalità a questo caos?”. 

 

 

 

 

AGI – Un 41enne romeno è stato fermato per il femminicidio della 46enne italo-brasiliana trovata cadavere in strada alle 5 di questa mattina in via Fasan, ad Ostia. Lo apprende l’AGI.

 

Il corpo era fuori da una palazzina abbandonata. Sul posto la polizia che ha bloccato il presunto responsabile. Secondo quanto si ipotizza i due avevano una relazione.