Mese: Aprile 2024

AGI – Si è conclusa con 71 richieste di condanna la requisitoria del pm della Dda di Catanzaro nel processo nato dall’operazione antimafia Imponimento contro il clan Anello di Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia. Dinanzi al Tribunale collegiale di Lamezia Terme (giudiziariamente competente per i comuni del bacino dell’Angitola), il pm De Bernardo ha chiesto in particolare 21 anni di reclusione per l’ex assessore al lavoro e ai trasporti della Regione Calabria, Francescantonio Stillitani (imprenditore ed ex sindaco di Pizzo) e per il fratello Emanuele Stillitani.

 

La condanna a 18 anni di reclusione è stata chiesta per l’ex consigliere comunale di Vibo Valentia Francescantonio Tedesco, mentre 21 anni di carcere sono stati chiesti per Giovanni Anello, ex assessore del Comune di Polia. Richiesta di condanna a 12 anni per Pietro Verdelli, ex assistente della Polizia di Stato, mentre 3 anni sono stati chiesti per Franco Pontieri, appuntato della Guardia di Finanza. La condanna a 2 anni è stata poi richiesta per Bruno Cortese, ex consigliere comunale di Capistrano, 2 anni per Mario Galati, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Polia. La pena più alta – 30 anni di reclusione – è stata chiesta per il boss di Filadelfia Tommaso Anello.

AGI –  Il gip Massimo Baraldo ha scarcerato e disposto l’obbligo di dimora a Milano nei confronti di Moustafà Khawanda, il 29enne messo ai domiciliari nei giorni scorsi per propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all’odio razziale e religioso, aggravate dall’apologia della Shoah. Nel provvedimento letto dall’AGI il giudice scrive che l’indagato nell’interrogatorio di garanzia “è apparso dispiaciuto e disponibile a rivalutare criticamente le proprie affermazioni e azioni” fornendo delle “giustificazioni in merito al reato connesso ricondotto al particolare stato psicofisico di ansia e tensione in cui si trovava il 7 ottobre 2023 dopo le prime cruente azioni di rappresaglia dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza e ha negato di voler andare in Palestina a combattere”.

 

 “Stante l’incensuratezza dello stesso, il suo livello di istruzione e le motivazioni delle sue condotte – aggiunge il magistrato – si ritiene pertanto che le prospettate esigenze cautelari possano essere assicurate anche con una misura di tipo non detentivo in modo da renderla conciliabile con le esigenze di formazione al lavoro dell’indagato”. Il giovane, assistito dall’avvocato Luca Bauccio, dovrà restare a casa dalle 21 alle 7 e non uscire da Milano. Riuscirà cosi’ a frequentare, spiega il gip, un corso di formazione finanziato dalla Regione Lombardia sulla robotica che “sarebbe controproducente” interrompere.