Mese: Aprile 2024

AGI – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati hanno arrestato quattro persone, tra i 20 e 30 anni, tre provenienti dal quartiere Tor Bella Monaca e uno di Monte Compatri, tutte già note per precedenti reati, gravemente indiziate dei reati di produzione, fabbricazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e danneggiamento a seguito di incendio. I militari hanno notato uno strano viavai all’interno di un immobile di campagna nel comune di Monte Compatri e hanno quindi deciso di eseguire una verifica all’interno sorprendendo i quattro indagati che alla vista degli operanti hanno appiccato, all’interno del locale protetto da porte blindate, un incendio. Il fuoco è stato prontamente spento dagli stessi Carabinieri accertando che gli indagati avevano dato alle fiamme centinaia di involucri di cocaina, destinati allo spaccio.

 

I Carabinieri hanno trovato in totale circa 1 kg di cocaina, sequestrato insieme a numeroso materiale per il taglio e confezionamento in dosi: centinaia di ritagli circolari in plastica destinati a contenere le singole dosi, centinaia di buste ermetiche, decine di accendini, circa 1,4 kg di sostanza da taglio del tipo mannite e bilance di precisione. Ma non solo, i Carabinieri – supportati nella ricerca dello stupefacente dall’Unità Cinofila della Polizia Municipale di Ciampino – hanno rinvenuto all’interno del bagno un blocco di cocaina, ancora non porzionato del peso di 180 g. Alla luce di tutto quanto accertato, i quattro sono stati arrestati e tradotti nel carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

AGI – La Polizia di Stato di Verona è intervenuta dopo la segnalazione di un dirigente di una importante realtà economica operante nella provincia scaligera per una possibile truffa attraverso internet. Lo staff dell’Ufficio contabile della societa’ era stato infatti contattato dal sedicente CEO del Gruppo e – nella convinzione di comunicare con i vertici del gruppo industriale – indotto ad effettuare dei bonifici destinati a un conto corrente estero per un importo complessivo di piu’ di un milione di euro. Si tratta di una truffa che di solito si perfeziona anche attraverso l’attività di profilazione web e analisi degli account social dei dirigenti e dipendenti della società, con l’acquisizione di preziose informazioni sulle dinamiche e i rapporti societari. La Polizia Postale, una volta ricevuta la segnalazione, ha attivato i canali internazionali di cooperazione di polizia attraverso l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia ed è riuscita a bloccare la transazione e restituendo la somma di denaro prima dell’effettivo trasferimento verso conti esteri. La tempestività della segnalazione e la celerita’ di intervento degli operatori specializzati hanno giocato un ruolo fondamentale per il buon esito dell’operazione. La truffa perpetrata ai danni della societa’ scaligera rientra nella categoria delle c.d. “CEO Frauds”, conosciute anche come “truffe del capo” o “truffe dell’Amministratore Delegato”, tra gli attacchi informatici più pericolosi per le imprese, che possono procurare danni non solo economici ma anche reputazionali nei confronti delle società e dei dirigenti coinvolti.

In questo schema, un soggetto che si trova in posizione apicale all’interno di una organizzazione societaria e che ha poteri di spesa, viene contattato da un truffatore che, spacciandosi per l’amministratore delegato della societa’ e rappresentando la necessita’ di un trasferimento di fondi immediato lo induce a trasferire una cospicua somma di denaro, normalmente su un conto estero. Questo genere di truffa e’ molto insidioso e difficile da riconoscere, perche’ normalmente preceduto da un’attenta attivita’ di preparazione, fatta di studio e approfondita analisi della societa’ bersaglio, attivita’ di “social engineering” che permette ai criminali di avere nominativi e riferimenti sulla struttura, tali da rendere la situazione di urgenza prospettata credibile.

 

Contro truffe di questo tipo, ecco i consigli della Polizia di Stato: prestare attenzione alla ricezione di email o telefonate che chiedono con urgenza il pagamento di una somma di denaro, su conti correnti diversi da quelli normalmente utilizzati, anche esteri; prestare attenzione a richieste di disporre pagamenti urgenti, magari con procedure diverse da quelle normalmente seguite e da effettuare con assoluta riservatezza; In caso si ricevano email o telefonate sospette, contattare attraverso un diverso e sicuro canale comunicativo interno all’organizzazione aziendale la persona che il truffatore cerca di impersonare, chiedendo conferma della situazione prospettata; predisporre all’interno dell’organizzazione societaria delle procedure per il personale addetto alla contabilità che permettano di riscontrare con certezza la necessita’ del trasferimento di fondi.