Dell’Università di Roma Tre, pionere della geodinamica
Mese: Aprile 2024
Il modulo riproduce quello destinato alla futura stazione nell’orbita lunare
Così le fibre ottiche acquistano proprietà degli algoritmi di IA
E’ quello inorganico, oltre 2.300 miliardi di tonnellate
Nascosto a soli 2.000 anni luce, trovato grazie a Gaia dell’Esa
AGI – Smart city. Mobilità elettrica. Economia circolare. Le città del futuro sono più vicine se viste dal Greentech Global Forum, l’appuntamento annuale dedicato all’innovazione tecnologica promosso dalla Regione Lazio con l’organizzazione di Lazio Innova, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, SIMEST (Società italiana di supporto all’internazionalizzazione), SACE (Agenzia italiana per il credito all’esportazione), Agenzia Ita (Italian Trade Agency) e con il supporto di Intesa Sanpaolo.
Quest’anno l’iniziativa si terrà dal 16 al 17 settembre presso il Complesso del Gazometro Ostiense a Roma, durante la Rome Future Week, con un’agenda fitta d’incontri tra tavoli istituzionali, workshop promozionali e sessioni di networking, per offrire agli attori internazionali l’occasione di presentare e condividere soluzioni e progetti da approfondire e discutere poi in sessioni riservate. II Forum vedrà la partecipazione dei rappresentanti internazionali di agenzie di sviluppo, cluster industriali, aziende, fondi di investimento, diplomatici economici e dirigenti italiani, sarà incentrato sulle tecnologie di punta per la transizione energetica e le applicazioni per le smart city energia verde, mobilità elettronica, servizi avanzati per i cittadini e la circular economy.
L’obiettivo è sviluppare progetti congiunti tra grandi attori internazionali e aziende locali selezionate e favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico tra PMI e grandi aziende a livello globale. La due giorni è stata presentata questa mattina in conferenza stampa presso la sede della Regione alla presenza di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria, all’Internazionalizzazione, Marco Rago, consigliere giuridico del Ministro per la diplomazia economica e dello sviluppo (MAECI); Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova: Angelo Camilli, presidente Unindustria, Francesca Alicata, responsabile relazioni esterne SIMEST.
“L’incontro di oggi rappresenta un momento di condivisione di conoscenze ed esperienze, ma soprattutto un’opportunità per creare sinergie e partnership strategiche” ha affermato Angelo Camilli. “Come Lazio Innova siamo impegnati nella realizzazione di questo appuntamento per il quale realizzeremo azioni di follow-up con l’obiettivo di rafforzare le relazioni e consolidare le collaborazioni avviate durante il forum, attraverso una piattaforma di matching digitale. E poi ancora con iniziative di networking e condivisione di progetti. Inoltre, tramite la gestione dei bandi FESR della Regione Lazio, favoriremo la partecipazione congiunta a gare internazionali da parte di aziende regionali e straniere”, ha evidenziato Francesco Marcolini.
AGI – Pasti pronti più sani potrebbero ridurre le emissioni dell’UE di 48 milioni di tonnellate all’anno e far risparmiare ai clienti 2,8 miliardi di euro (2,4 miliardi di sterline) ogni anno, oltre a ridurre le malattie. I fast food e i piatti pronti forniscono più di un sesto delle calorie dell’UE ma contengono molto più sale e carne di quanto raccomandano i medici, secondo quanto emerso da un’analisi della società di consulenza Systemiq commissionata dalle organizzazioni ambientaliste no-profit Fern e Madre Brava. Gli scienziati hanno scoperto che imporre standard minimi di salute e sostenibilità alle aziende che si occupano di vendere la maggior parte di questi cibi porterebbe enormi benefici alla società.
“Rendere i piatti pronti più sani e sostenibili è una politica senza rimpianti”, ha dichiarato Eduardo Montero Mansilla, della Federazione spagnola dei consumatori e degli utenti, una delle dieci organizzazioni non governative coautrici del rapporto.
“Possiamo migliorare la salute delle persone e del pianeta a prezzi accessibili”, ha continuato Montero Mansilla. Il rapporto ha esaminato gli effetti dell’imposizione alle grandi aziende alimentari di rispettare le diete indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che mira a evitare la malnutrizione e le malattie non trasmissibili, e della Commissione EAT-Lancet, che cerca di ridurre i danni ambientali e umani. In entrambi i casi, è emerso che i pasti pronti dovrebbero contenere in media circa la metà dei cereali raffinati e due terzi di carne in meno, oltre a un numero significativamente maggiore di legumi.
Il rapporto ha rilevato che ciò farebbe risparmiare ai consumatori 2,8 miliardi di euro in cibo e ridurrebbe le emissioni di 48 milioni di tonnellate all’anno, ma non ha tenuto conto degli ulteriori benefici economici derivanti dal fatto che gli ospedali spenderebbero meno soldi per curare i pazienti e i datori di lavoro perderebbero meno denaro a causa dei giorni di malattia dei lavoratori.
“Stiamo vivendo una crisi sanitaria legata all’alimentazione”, ha detto Alba Gil, della European Public Health Alliance, coautrice del rapporto.
200 milioni di download per The Tortured Poets Department
È quanto emerge dalle tabelle pubblicate sul sito dell’agenzia
L’attrice: “Forse ho esagerato, prendiamolo come una dieta”