L’Italia si prepara ad affrontare una crescita economica lenta ma costante nei prossimi anni, secondo le recenti proiezioni dell’OCSE. Secondo l’organizzazione internazionale con sede a Parigi, il PIL italiano dovrebbe aumentare dello 0,7% nel 2024 e dell’1,2% nel 2025. Nonostante questa previsione positiva, l’OCSE sottolinea che l’attività economica nel paese rimane debole.

L’elevata inflazione degli ultimi due anni ha eroso i redditi reali degli italiani e le condizioni finanziarie rimangono restrittive. Inoltre, la fine degli aiuti eccezionali legati alla pandemia da Covid-19 e alle crisi energetiche ha pesato sui consumi e gli investimenti privati. Tuttavia, l’OCSE fa notare che il previsto aumento dei salari reali e l’incremento degli investimenti pubblici grazie al piano Next Generation EU (NGEU) contribuiranno in parte ad alleviare queste difficoltà.

L’OCSE sottolinea anche la necessità per l’Italia di mettere il proprio livello di indebitamento su una traiettoria più prudente attraverso un aggiustamento di bilancio e riforme strutturali. Nonostante il debito pubblico si contrarrà, rimarrà comunque superiore al 3% fino al 2025. Pertanto, sarà necessario un aggiustamento di bilancio ampio e duraturo per affrontare future tensioni sulla spesa e rispettare le nuove regole di bilancio dell’Unione europea.

L’OCSE sottolinea inoltre l’importanza dell’attuazione rapida delle riforme strutturali in corso nei settori della concorrenza, della giustizia civile e dell’amministrazione pubblica, nonché dell’aumento degli investimenti pubblici legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Queste misure sono essenziali non solo per sostenere l’attività economica a breve termine, ma anche per aumentare il potenziale di crescita nel medio termine.

A livello globale, l’OCSE prevede una crescita del PIL mondiale dello 3,1% nel 2024, stabile rispetto all’anno precedente. Questo tasso di crescita dovrebbe aumentare leggermente al 3,2% nel 2025 grazie a una crescita più sostenuta dei redditi reali e a un calo dei tassi di interesse. Tuttavia, l’organizzazione sottolinea che le politiche macroeconomiche rimarranno restrittive nella maggior parte delle economie, con un graduale calo dei tassi di interesse reali nei prossimi due anni e un moderato risanamento di bilancio nella maggior parte dei paesi.

In conclusione, l’Italia si prepara ad affrontare una crescita economica moderata nei prossimi anni. Nonostante le difficoltà attuali legate all’inflazione e alla fine degli aiuti eccezionali, l’aumento dei salari reali e degli investimenti pubblici potrebbero contribuire a migliorare la situazione. Tuttavia, sarà necessario un aggiustamento di bilancio e riforme strutturali per mettere il livello di indebitamento su una traiettoria più prudente. A livello globale, si prevede una crescita economica moderata, con una leggera ripresa nel 2025. Queste previsioni richiedono politiche macroeconomiche restrittive e un graduale risanamento di bilancio nella maggior parte dei paesi.

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