La libertà di stampa nel mondo è in declino, con sempre più governi e autorità politiche che non riescono a garantire un ambiente favorevole per il giornalismo e il diritto del pubblico a notizie affidabili e indipendenti. Questo è quanto emerge dal rapporto annuale di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa nel mondo.

Il rapporto evidenzia un preoccupante calo del sostegno e del rispetto per l’autonomia dei media, con un aumento della pressione da parte dello Stato o di altri attori politici. Tra i paesi in cui la situazione è peggiorata, l’Argentina del neoeletto presidente Javier Milei è particolarmente segnalata. Al contrario, la Norvegia si conferma al primo posto della classifica, seguita da Danimarca e Svezia. L’Eritrea è invece scesa in ultima posizione, sostituendo la Corea del Nord.

In generale, la situazione è peggiorata in un gran numero di stati. In 138 paesi, gli intervistati hanno riferito che gli attori politici sono spesso coinvolti in disinformazione e propaganda, una tendenza sistematica in 31 paesi.

L’Italia ha perso cinque posizioni nella classifica, passando dal 41° al 46° posto. Una citazione speciale viene fatta per il caso della possibile vendita dell’agenzia di stampa AGI al gruppo Angelucci. Nel rapporto si fa riferimento al tentativo in molti paesi di gruppi politici di acquisire e controllare media di proprietà statale o media privati da parte di imprenditori alleati. In Italia, ad esempio, si menziona il fatto che un parlamentare della maggioranza sta cercando di acquisire la seconda agenzia di stampa, l’AGI.

L’organizzazione segnala anche un’imitazione spettacolare dei metodi repressivi russi in tutta l’Europa orientale, in Asia centrale e in Serbia, dove i media filo-governativi veicolano propaganda russa e le autorità minacciano i giornalisti russi in esilio. La situazione più difficile rimane quella del Medio Oriente e del Nord Africa, dove la libertà di stampa è “molto grave” in quasi la metà dei paesi. L’unico paese della regione che non rientra nelle categorie “difficile” o “molto grave” è il Qatar.

A livello europeo, la Grecia si posiziona al 88° posto, dietro all’Ungheria e alla Polonia. Atene è penalizzata dall’incapacità di gestire lo scandalo delle intercettazioni dei giornalisti da parte dei servizi segreti e dall’omicidio del veterano giornalista di cronaca nera Giorgos Karaivaz nel 2021.

In conclusione, il rapporto di Reporter Senza Frontiere mette in luce una preoccupante diminuzione del sostegno dei governi alla libertà di stampa in tutto il mondo. L’Italia ha perso posizioni nella classifica, segnalata per il caso della possibile vendita dell’agenzia di stampa AGI. La situazione è particolarmente grave in alcuni paesi dell’Europa orientale e dell’Asia centrale, oltre che nel Medio Oriente e nel Nord Africa. È fondamentale che i governi e le autorità politiche si impegnino a garantire un ambiente favorevole per il giornalismo indipendente e l’accesso a informazioni affidabili per il pubblico. Solo così si potrà preservare la democrazia e la libertà di espressione.

Share.