Il trionfo di Jenůfa di Guth e Valčuha all’Opera di R – Musica

L’Opera di Roma ha ospitato una straordinaria messa in scena di Jenůfa, l’opera di Leoš Janáček che ha debuttato a Brno nel 1904. La produzione, firmata dal regista tedesco Claus Guth e diretta dal talentuoso Juraj Valčuha, ha ricevuto un caloroso applauso da parte del pubblico. La coproduzione con la Royal Opera House ha entusiasmato il pubblico romano, grazie all’eliminazione dei riferimenti realistici dell’ambientazione e all’utilizzo di elementi simbolici.

Il regista Claus Guth ha deciso di eliminare ogni riferimento realistico dell’ambientazione, creando un’atmosfera claustrofobica e immutabile. L’opera si svolge in un remoto villaggio moravo, e i costumi curati da Gesine Völlm richiamano il folklore di questa regione. La trama ruota attorno alla giovane protagonista Jenůfa, promessa sposa del giovane ubriacone Steva e vittima degli abusi del fratellastro Laca, che invece la ama non ricambiato.

La matrigna di Jenůfa, Kostelnička, cerca di proteggerla dagli abusi subiti anche da lei in passato. Quando Jenůfa scopre di essere incinta di Steva, che non vuole il bambino e ha già trovato una nuova fidanzata, Kostelnička la tiene reclusa per mesi e decide di uccidere il neonato per cercare di salvarla. Il delitto verrà scoperto e Kostelnička confesserà pubblicamente il suo crimine, ottenendo il perdono inaspettato di Jenůfa.

La partitura di Janáček è estremamente tesa e nervosa, riproducendo i tormenti e gli stati d’animo dei personaggi. Tuttavia, lascia anche spazio a melodie più distese, come quando Jenůfa descrive il suo bambino o nella recita del Salve Regina. Il direttore Juraj Valčuha ha affrontato questa partitura insidiosa e impegnativa con maestria, ottenendo il plauso del pubblico del Teatro Costanzi.

Il cast vocale è stato di altissimo livello, con spiccate interpretazioni da parte del soprano svedese Cornelia Beskow nel ruolo di Jenůfa, della collega finlandese Karita Mattila nel ruolo di Kostelnička e del tenore Charles Workman nel ruolo di Laca. I tenori Robert Watson (Steva) e il mezzosoprano Manuela Custer (la vecchia Buryjovka) hanno ricevuto anche loro applausi convinti. Il coro diretto da Ciro Visco ha contribuito a rendere l’opera ancora più coinvolgente.

Jenůfa è il tassello conclusivo del progetto triennale dell’Opera di Roma dedicato a Janáček, dopo le rappresentazioni di Káťa Kabanová nella stagione 2021/2022 e Da una casa di morti l’anno scorso. L’opera sarà in scena per altre quattro repliche fino al 9 maggio, e sicuramente continuerà a emozionare il pubblico con la sua potente storia di amore, abusi e redenzione.

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