Le Marche, una regione situata nel centro Italia, hanno recentemente inaugurato un piccolo ma significativo Memoriale della Shoah. Quest’opera d’arte è stata realizzata da Roberto Malini e Dario Picciau e fa parte del progetto artistico Cammino di Sant’Anna-Land Art al Furlo, che fa parte delle iniziative per Pesaro 2024 Capitale della Cultura.

Gli artisti spiegano che le Marche hanno già commemorato i martiri della Shoah in diverse occasioni, come l’installazione di pietre d’inciampo dell’artista tedesco Gunter Demnig, targhe commemorative e la dedicazione di giardini e altri luoghi urbani. Tuttavia, fino ad oggi mancava un memoriale che ricordasse tutte le vittime delle persecuzioni nazifasciste. È quindi un grande passo avanti che la Casa degli Artisti di Fossombrone abbia scelto il loro progetto, che rappresenta la comunità marchigiana nell’onorare la memoria delle vittime dell’Olocausto.

Il monumento si trova lungo il Cammino di Sant’Anna, una bellissima passeggiata all’interno del parco naturale artistico della Gola del Furlo. Gli artisti hanno scelto questa posizione perché è esposta al sole e offre un suggestivo gioco di luce e ombra grazie agli alberelli di acacia presenti. Sulla superficie in cemento, che ricorda quella di Auschwitz, sono state scritte in lettere tridimensionali le parole “Never Again”, ossia “Mai più”, lo stesso motto che i testimoni dell’Olocausto ripetono da quasi ottant’anni. Inoltre, le piazzole intorno al monumento richiedono ai visitatori di camminare a piedi nudi, in modo che possano leggere il messaggio con gli occhi ma anche sentirlo sotto i loro piedi e toccarlo con le mani.

Malini e Picciau sottolineano l’importanza di preservare la memoria della Shoah e degli orrori commessi dai nazifascisti, poiché il tempo sta cancellando lentamente questi ricordi. Grazie agli incontri con decine di testimoni, intervistandoli e conservando i loro ricordi, gli artisti si impegnano affinché la memoria rimanga viva in tutti coloro con cui entrano in contatto. Il loro lavoro è stato influenzato dai principali musei memoriali del mondo, come Yad Vashem a Gerusalemme.

Le Marche hanno avuto un ruolo nella storia della Shoah, con più di 100 ebrei deportati dalla regione. Alcuni ebrei provenienti da altre zone cercarono rifugio nelle Marche, trovando protezione da persone giuste come Buonasera Grilli, un antifascista di Fossombrone. Anche i militari italiani furono deportati dopo l’armistizio di Cassibile, come il ventenne Mario Tinti di Fossombrone, che non fece mai ritorno dal campo di prigionia di Zeithain.

Oltre ad essere artisti, Malini e Picciau sono anche ricercatori ed educatori. Per loro, è importante creare simboli di memoria e diffonderli attraverso il loro lavoro. La creazione del Memoriale della Shoah al Furlo è un esempio di come l’arte possa essere utilizzata per preservare la memoria storica e onorare le vittime delle tragedie passate.

In conclusione, il Memoriale della Shoah al Furlo rappresenta un importante passo avanti per le Marche nella commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Quest’opera d’arte, realizzata da Roberto Malini e Dario Picciau, si trova lungo il Cammino di Sant’Anna nel parco naturale artistico della Gola del Furlo. Attraverso le parole “Never Again” scritte sulla superficie in cemento, i visitatori possono riflettere sulla tragedia dell’Olocausto e sulle conseguenze dell’odio e dell’intolleranza. È un monumento che invita alla riflessione e serve come promemoria per non dimenticare mai gli orrori del passato.

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