Le celebrità di Hollywood sono diventate inconsapevolmente strumenti di propaganda pro-Russia, doppiate in modo da supportare le posizioni filo-Mosca a spese dell’Ucraina. Grazie all’utilizzo di bot e profili automatici sui social, video di interviste reali vengono tradotti in francese o tedesco con frasi inventate che gli attori non hanno mai pronunciato.

Quest’ultima forma di disinformazione è stata scoperta da @antibot4navalny, un gruppo anonimo di volontari che monitora gli account filo-russi e non autentici su X, l’ex Twitter. Queste scoperte sono state successivamente condivise con NewsGuard, una piattaforma specializzata nel monitoraggio della disinformazione online.

Un video pubblicato su X mostra il comico Adam Sandler che parla con Brad Pitt in francese. Tuttavia, le parole che si sentono nel video non sono quelle di Sandler, ma sono state manipolate per affermare che il presidente ucraino Zelenskyj collabora con i nazisti. Il video è stato condiviso da un profilo senza alcuna attività e solo 10 follower, ma è stato ripostato più di 600 volte. Newsguard ha verificato che il video originale di Sandler proviene da un’intervista con Brad Pitt per la rivista Variety nel novembre 2019.

Questa campagna di disinformazione è stata denominata “Doppelgänger” ed è stata ideata dalla Russia per influenzare l’opinione pubblica europea a partire dal 2022. Il nome stesso, Doppelgänger, fa riferimento alla tecnica utilizzata per creare versioni contraffatte di media affidabili. L’obiettivo principale di questa operazione è diffondere messaggi anti-ucraini.

La scoperta di questa manipolazione evidenzia ancora una volta l’importanza di verificare attentamente le fonti e le informazioni che circolano online. La disinformazione è diventata uno strumento potente per influenzare le opinioni delle persone e la diffusione di notizie false può avere gravi conseguenze sul piano politico e sociale.

È quindi fondamentale che i lettori siano consapevoli di queste pratiche e imparino a valutare criticamente le informazioni che ricevono. La lotta alla disinformazione è responsabilità di tutti noi e solo attraverso un’attenta analisi delle fonti e dei contenuti possiamo contrastare con successo questa minaccia.

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