Il prossimo 7 maggio, la città di Viterbo sarà al centro di un’operazione di evacuazione senza precedenti. Trentaseimila persone dovranno lasciare le proprie case per consentire agli esperti dell’Esercito di disinnescare una bomba della Seconda Guerra Mondiale. L’ordigno bellico, appartenente alla categoria delle bombe d’aereo, pesa circa 2000 kg ed è stato scoperto lo scorso marzo durante alcuni lavori in un cantiere edile.
La scoperta di questa bomba ha subito messo in moto la macchina della sicurezza, con il prefetto Gennaro Capo e l’amministrazione guidata dalla sindaca Chiara Frontini che hanno lavorato in collaborazione con le forze di polizia e l’Esercito per garantire una messa in sicurezza immediata dell’ordigno. Grazie all’aiuto di altri attori come la Asl, la Croce Rossa e il personale tecnico-ingegneristico, è stato messo a punto un piano d’evacuazione che consentirà agli artificieri di svolgere le loro attività di disinnesco in tutta sicurezza.
Il 7 maggio, le sirene risuoneranno nella città e entro le ore 9:00 l’area circostante la bomba, in un raggio di 1400 metri, dovrà essere completamente evacuata. Il Comune di Viterbo ha allestito tre centri d’accoglienza presso le parrocchie di Santa Barbara e Santa Maria della Grotticella e nella chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia, dove la popolazione sarà ospitata e riceverà assistenza. Sarà anche garantito il servizio di vettovagliamento, con pranzo e bevande al sacco.
Per agevolare gli spostamenti delle persone evacuate, il Comune di Viterbo ha messo a disposizione un servizio gratuito di trasporto, attivo dalle 6:00 alle 8:45. Inoltre, tutte le operazioni di bonifica verranno segnalate con una sirena e, una volta terminate, i bus navetta ricondurranno le persone presso i punti di raccolta. Gli animali domestici non rappresenteranno un problema, poiché i residenti potranno portarli con sé durante l’evacuazione.
La Questura di Viterbo ha adottato specifiche misure di ordine pubblico e anti-sciacallaggio per garantire la sicurezza durante l’operazione. Inoltre, diversi droni monitoreranno l’area circostante la bomba e sarà vietata la sosta per tutti i veicoli in prossimità dell’ordigno. Carabinieri, polizia, finanza e protezione civile saranno presenti nella zona perimetrale sin dalle prime ore del mattino del 7 maggio.
L’evacuazione in corso a Viterbo è un evento significativo che richiama l’attenzione sulla presenza ancora oggi di ordigni bellici della Seconda Guerra Mondiale nel territorio italiano. È un monito che ci ricorda quanto sia importante continuare a lavorare per bonificare le aree ancora contaminate e garantire la sicurezza dei cittadini. Un evento come questo ci fa riflettere sul passato e ci spinge a impegnarci per un futuro migliore.