Il concerto di ieri sera alla Scala di Milano è stato un evento straordinario, organizzato per celebrare i 160 anni della Croce Rossa Italiana e della Società del Quartetto. Ma è stato anche un tributo alla lunga e brillante carriera di Zubin Mehta, che ha diretto l’orchestra durante la serata.

La serata è iniziata con i messaggi di Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura, e di Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, entrambi convinti che in un momento in cui il mondo si trova a convivere con la guerra in Ucraina e nel Medio Oriente, i valori e le competenze portati avanti dalla Croce Rossa Italiana e dal Quartetto di Milano siano di straordinaria importanza.

Dopo i saluti del presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Velastro, e della presidente della Società del Quartetto, Ilaria Borletti Buitoni, l’orchestra Filarmonica della Scala si è esibita sul palcoscenico, seguita poi da Zubin Mehta, che è stato accolto da un caloroso applauso.

Il concerto ha preso il via con l’ouverture di Lenore di Beethoven, seguita dal concerto per violino e orchestra di Mendelssohn, con protagonista Maxim Vengerov, uno dei solisti più famosi al mondo. Vengerov ha mostrato il suo virtuosismo con il suo prezioso Stradivari Kreutzer del 1727.

Dopo aver ringraziato l’orchestra e il “grande maestro Mehta”, Vengerov ha regalato al pubblico una toccante esecuzione dell’adagio di Bach. Successivamente, l’orchestra ha eseguito la settima sinfonia di Beethoven, dimostrando l’affiatamento con Mehta, che ha diretto per la prima volta a Milano nel giugno del 1962. Alla fine del concerto, Mehta è stato accolto da un lunghissimo applauso e da una standing ovation, come tributo non solo al concerto, ma anche ai suoi sessantadue anni di carriera sul podio della Scala.

L’evento è stato un successo, con un pubblico entusiasta che ha potuto apprezzare la maestria di Zubin Mehta e degli artisti che si sono esibiti sul palcoscenico. Inoltre, è stata un’occasione per celebrare l’importante ruolo svolto dalla Croce Rossa Italiana e dalla Società del Quartetto nella promozione della cultura e dei valori umanitari nel nostro paese.

Questo concerto è stato un momento di grande emozione e di riflessione sulla potenza della musica nel creare un senso di unità e di solidarietà. Speriamo che eventi come questo continuino a essere organizzati in futuro, per diffondere ancora di più la bellezza e il potere della musica.

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