Il celebre dramma “Il Mercante di Venezia”, scritto da William Shakespeare, ha fatto il suo debutto al Teatro Manzoni di Milano il 7 maggio scorso, in una produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, insieme al Centro Teatrale Bresciano e al Teatro de Gli Incamminati. Questa straordinaria esperienza teatrale propone al pubblico una storia coinvolgente e complessa, piena di temi universali come l’amicizia, l’avidità, la vendetta, l’amore e l’odio.

L’interpretazione di Franco Branciaroli nel ruolo di Shylock, un ebreo usuraio, è stata acclamata dalla critica. Shylock si trova ad affrontare Antonio, interpretato da Piergiorgio Fasolo, un ricco mercante veneziano che chiede il suo aiuto per una pericolosa impresa marittima. In cambio del suo sostegno finanziario, Antonio accetta di dare a Shylock una libbra della sua carne in caso di fallimento. Questo accordo mette in evidenza il conflitto tra ebraismo e cristianesimo, con Antonio che chiede a Shylock di convertirsi alla sua religione. La tensione tra i due personaggi alimenta il dramma e l’intensità della storia.

Ma non sono solo i temi religiosi a dominare la pièce. C’è anche spazio per l’amore e la magia, grazie al personaggio di Porzia, interpretata da Valentina Violo. Porzia è una donna forte e intelligente che cerca uno sposo capace di risolvere un enigma familiare. La sua presenza è fondamentale per il corso degli eventi e dimostra come le donne siano in grado di gestire la situazione con astuzia e determinazione.

Il regista Paolo Valerio ha sottolineato l’attualità delle tematiche affrontate nella pièce. La lotta tra l’ebreo e il cristiano, la confusione tra amore e denaro e la fluidità dei ruoli di genere sono tutti argomenti che risuonano ancora oggi. Valerio ha anche chiarito che la rappresentazione di Shylock non intende generalizzare l’immagine degli ebrei, ma piuttosto mostrare un personaggio specifico, un uomo cattivo che non rappresenta l’intera comunità ebraica.

Nella versione proposta al Teatro Manzoni, tutti i personaggi sono ambivalenti e hanno relazioni complesse e fragili. Non ci sono stereotipi, ma solo una rappresentazione umana e realistica dei personaggi. Porzia, in particolare, emerge come una figura guida e dominante, capace di gestire la situazione e di influenzare gli uomini che la circondano.

L’adattamento e la regia di Paolo Valerio hanno portato sul palco del Teatro Manzoni una versione intensa e coinvolgente del celebre dramma di Shakespeare. Con le sue tematiche attuali, le performance straordinarie degli attori e la sua capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico, “Il Mercante di Venezia” è senza dubbio uno spettacolo da non perdere.

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