L’evoluzione della cartografia dal ‘300 al ‘600: la mostra a Firenze che celebra Giovanni Da Verrazzano e le sue scoperte
Firenze è stata recentemente sede di una mostra straordinaria che celebra l’evoluzione della cartografia dal ‘300 al ‘600. Questa esposizione, curata dal professore e geografo Andrea Cantile, offre ai visitatori l’opportunità di fare un viaggio nel tempo e di esplorare il mondo come veniva rappresentato nel Rinascimento. Ma cosa rende questa mostra così speciale? La risposta si trova nella figura di Giovanni Da Verrazzano, un navigatore e umanista fiorentino che ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della geografia e della cartografia rinascimentale.
Cinquecento anni fa, i grandi navigatori italiani cominciarono a modificare radicalmente l’idea del Nuovo Mondo e della geografia conosciuta fino ad allora. Tuttavia, è stato proprio Giovanni Da Verrazzano, forse meno conosciuto rispetto a Colombo e Vespucci, ad aprire nuovi orizzonti alla geografia e alla cartografia rinascimentale con i suoi disegni e i racconti dettagliati delle sue esplorazioni Oltreoceano. Commissionato nel 1524 dal Re di Francia ma reso possibile grazie ai Gondi, una famiglia di banchieri fiorentini, Da Verrazzano tracciò nuove rotte commerciali per i mercanti dell’epoca e contribuì ad arricchire la geografia con dettagli sulla morfologia dei territori, la flora, la fauna e le abitudini delle popolazioni locali.
Secondo il Generale Massimo Panizzi, comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, le conoscenze di Giovanni Da Verrazzano furono fondamentali per costruire un nuovo mappamondo e produrre nuove carte. L’IGM, che ha sede a Firenze, è un ente che fornisce supporto geotopocartografico alle unità e ai comandi dell’Esercito Italiano. All’interno dell’istituto è già presente il Museo Storico della cartografia Italiana e la mostra “La visione mutevole di un mondo ancora da scoprire: la cartografia nell’epoca di Giovanni Da Verrazzano” è stata allestita per celebrare il navigatore-umanista e le celebrazioni transatlantiche.
All’inaugurazione della mostra, avvenuta lo scorso 24 aprile, sono intervenute numerose autorità civili e militari, tra cui il governatore della Toscana Eugenio Giani e il console generale americano a Firenze Daniele Ballard. Insieme al curatore Andrea Cantile, anche la presidente dell’Associazione Amici della Storia e della Cultura Italiana Randa Eid ha promosso l’iniziativa, insieme ad Alan Friedman e Giuseppe Pedersoli, produttore e regista di un docufilm sul viaggio di Giovanni Da Verrazzano.
Questo progetto si propone di riscoprire la figura del grande esploratore fiorentino in tutta la sua complessità, basandosi su documenti e nuove ricerche. Come evidenziato dal governatore Giani, Giovanni Da Verrazzano è una figura storica fondamentale, il primo ponte tra la cultura europea e i nuovi mondi. Grazie alle sue esplorazioni, le conoscenze geografiche del tempo sono state arricchite con preziosi dettagli sui territori e sulle popolazioni che li abitavano.
La mostra offre al visitatore l’opportunità di fare un affascinante viaggio nel tempo, partendo dalla Firenze del XIV secolo con la riscoperta della Geografia di Claudio Tolomeo e arrivando alla baia esplorata da Giovanni Da Verrazzano nel XVI secolo. Attraverso una selezione di planisferi, disegni e stampe dell’epoca, i visitatori possono apprezzare l’evoluzione della conoscenza geografica e le avventure delle esplorazioni Oltreoceano. La mostra rappresenta anche l’opportunità di ricordare come Firenze sia stata il luogo in cui hanno avuto inizio le prime botteghe di “dipintori di carte” e sia diventata un rinomato centro di produzione cartografica di fama europea.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 31 maggio, con ingresso libero, e sarà chiusa durante i giorni festivi e i fine settimana. Inoltre, il docufilm “Giovanni Da Verrazzano: Dal Rinascimento a New York City”, prodotto da Rai Documentari e Beaver Lake Pictures, sarà trasmesso da Rai Tre il 7 maggio alle 23:00. Questa esposizione rappresenta un’opportunità unica per apprezzare il contributo di Giovanni Da Verrazzano alla cartografia e alla scoperta del Nuovo Mondo, e per immergersi nell’affascinante mondo della geografia rinascimentale.