Cannes ospita quest’anno un cortometraggio che affronta il movimento MeToo: si tratta di “Onda Depardieu” di Judith Godrèche, un’attrice-regista molto nota per essere un simbolo della denuncia degli abusi e delle violenze sessuali nel mondo del cinema. Non è una coincidenza che il festival abbia scelto di includere questo corto nella sua selezione ufficiale, soprattutto considerando l’attuale caso di Gerard Depardieu, attore francese accusato da due attrici e che andrà a processo ad ottobre.

Il festival di Cannes, diretto da Thierry Fremaux e presieduto da Iris Knobloch, ha deciso di schierarsi a favore del movimento MeToo attraverso la scelta di questo cortometraggio. “Onda Depardieu” sarà proiettato il 15 maggio nella sala Debussy, all’apertura della sezione Un Certain Regard. Il corto mette in luce le storie delle vittime di violenza sessuale, sottolineando la loro tristemente universale natura. Il festival vuole dare risonanza a queste storie personali, cercando di sensibilizzare il pubblico su questo grave problema.

Judith Godrèche, regista del cortometraggio, ha dichiarato che “Onda Depardieu” nasce da un’esperienza personale molto forte. Tre mesi fa, ha lanciato un appello all’azione e alla responsabilità collettiva nella lotta contro gli abusi sessuali nel cinema francese. Il suo discorso ha avuto un impatto significativo e ha spinto molte persone a condividere le loro esperienze traumatiche. Queste testimonianze hanno ispirato la realizzazione del corto, che è un viaggio amaro ma salvifico, una testimonianza della lotta per la liberazione attraverso le parole.

Il cortometraggio mostra una folla di vittime di violenza sessuale che si radunano in strada, occupando la città come gesto militante. Godrèche ha descritto questa scena come un momento di condivisione e di stare insieme, che rappresenta anche la Francia stessa. Nel film sono state coinvolte circa 1.000 persone, provenienti da diverse estrazioni sociali e generazioni, tutte accomunate dalla triste esperienza della violenza sessuale.

La regista stessa ha denunciato il regista Benoît Jacquot per violenze su minore, avendo avuto una relazione con lui a partire dall’età di 14 anni. Nel 2011, Jacquot ammise l’illegalità di quel rapporto, dichiarando che “era una trasgressione” e che non aveva il diritto di coinvolgere una ragazza così giovane.

Il cortometraggio “Onda Depardieu” è un’opera potente che contribuisce alla lotta contro gli abusi sessuali nel mondo del cinema. Cannes, con la sua selezione ufficiale, vuole dare voce alle vittime e sensibilizzare il pubblico su questa importante questione. Speriamo che questo sia solo l’inizio di un cambiamento reale e duraturo nell’industria cinematografica e nella società nel suo insieme.

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