L’interessante lezione del fisico Faggin: l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire l’uomo

Il fisico, inventore e imprenditore Federico Faggin ha tenuto una lezione magistrale a Bologna sulla sfida dell’intelligenza artificiale. Davanti a mille studenti, sia in presenza che collegati, Faggin ha sottolineato che nemmeno la forma più evoluta di intelligenza artificiale potrà mai sostituire l’uomo.

Secondo Faggin, ci sono elementi irriducibili all’intelligenza artificiale che appartengono all’essere umano, come la coscienza di sé, il libero arbitrio, il dubbio e i sentimenti. Queste caratteristiche sono ciò che distingue gli esseri umani dalle macchine.

L’intelligenza artificiale è spesso descritta come una tecnologia che potrebbe superare l’intelligenza umana, ma Faggin afferma che ciò può avvenire solo se l’umanità lo permette in modo passivo. Per evitare questo rischio e garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata per il bene comune e non per scopi di potere, è necessaria consapevolezza critica e un dialogo approfondito, incluso l’utilizzo della fisica quantistica.

Durante la sua lezione, Faggin ha ripercorso le tappe salienti della sua vita professionale. Ha sottolineato di aver cercato per anni di capire come la coscienza possa sorgere da segnali elettrici o biochimici, ma ha constatato che i segnali elettrici possono solo produrre altri segnali elettrici o conseguenze fisiche, ma non sensazioni e sentimenti. È la coscienza che fa la differenza tra un robot e un essere umano, poiché solo gli esseri umani sono in grado di comprendere una situazione e di esercitare dubbio e libero arbitrio.

L’incontro è stato organizzato dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed è stato rivolto a 35 scuole secondarie di secondo grado di tutte le province della Regione. Questo evento ha offerto agli studenti l’opportunità di ascoltare da un esperto nel campo dell’intelligenza artificiale e di riflettere sulle implicazioni etiche e filosofiche di questa tecnologia.

Le parole di Faggin sono un promemoria importante che, nonostante i progressi dell’intelligenza artificiale, ci sono aspetti dell’essere umano che rimarranno sempre unici. La coscienza di sé, il libero arbitrio, il dubbio e i sentimenti sono elementi fondamentali dell’umanità che non possono essere replicati dalle macchine. È quindi cruciale che l’intelligenza artificiale sia sviluppata e utilizzata in modo responsabile, con una consapevolezza critica delle sue limitazioni e delle sue implicazioni sulla società.

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