Confindustria, l’associazione italiana delle imprese manifatturiere e di servizi, si è opposta fermamente alle misure retroattive sul superbonus proposte dal governo. Il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Marchesini, ha sottolineato l’importanza della certezza del diritto e ha dichiarato che non condivide l’eventuale retroattività delle misure.

Secondo Marchesini, il governo potrebbe adottare misure come lo spalma-crediti per decreto legge a vigenza immediata, ma dovrebbe applicarle solo per i crediti maturati da spese sostenute successivamente a quella data. Questo garantirebbe una maggiore certezza del diritto e consentirebbe alle imprese e ai cittadini di fare scelte d’investimento pluriennali senza il rischio di interventi retroattivi che mettono in difficoltà le famiglie e le filiere dell’immobiliare.

Marchesini ha sottolineato che è necessario aprire un tavolo di confronto per affrontare le sfide future e per disegnare nuovi incentivi che saranno necessari per attuare la direttiva UE sull’efficientamento energetico degli immobili. Questo consentirebbe di affrontare in modo tempestivo ciò che si prospetta nei prossimi mesi e di sviluppare un modello adeguato per incentivare l’efficientamento energetico degli immobili.

Le parole di Marchesini riflettono la preoccupazione di Confindustria per la retroattività delle misure sul superbonus. L’associazione ritiene che la certezza del diritto sia fondamentale per garantire investimenti stabili e pluriennali nel settore immobiliare. Inoltre, Confindustria evidenzia l’importanza di un dialogo aperto tra il governo e le parti interessate per affrontare le sfide future e sviluppare nuovi incentivi adeguati.

L’opposizione di Confindustria alle misure retroattive sul superbonus evidenzia l’importanza di una politica stabile e prevedibile nel settore immobiliare. Le imprese e i cittadini hanno bisogno di certezza del diritto per pianificare gli investimenti a lungo termine e per contribuire all’efficientamento energetico degli immobili. È quindi fondamentale che il governo prenda in considerazione le preoccupazioni di Confindustria e apra un tavolo di confronto per affrontare queste questioni in modo tempestivo e adeguato. Solo attraverso una collaborazione efficace sarà possibile raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica stabiliti dalla direttiva UE e garantire uno sviluppo sostenibile del settore immobiliare in Italia.

Share.