Il Superbonus di Giorgetti potrebbe avere un impatto positivo sulla situazione economica italiana, riducendo il deficit entro il 2025-2026. Secondo quanto emerso dall’intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in commissione Finanze al Senato, l’obbligo di spalmare i crediti del Superbonus su 10 anni potrebbe consentire una correzione del deficit pari a oltre 1 punto di Pil in soli due anni.

L’emendamento proposto dal governo prevede la ripartizione in dieci quote annuali dei crediti fiscali relativi a interventi edilizi. L’obiettivo è allineare l’andamento del deficit indicato nel Def 2024 con quello programmatico della Nadef 2023. Per raggiungere questo scopo, sarà necessario investire 700 milioni nel 2025 e 1,7 miliardi nel 2026.

Secondo le previsioni, il Def indica un deficit tendenziale al 3,7% nel 2025 e al 3% nel 2026. Al contrario, la stima programmatica della Nadef indica un deficit rispettivamente del 3,6% e del 2,9% nello stesso periodo. Grazie all’introduzione del Superbonus e alla sua distribuzione su un arco di tempo più ampio, si spera di ridurre il deficit e di avvicinare le stime della Nadef.

Il Superbonus è una misura introdotta dal governo italiano per incentivare la ristrutturazione energetica degli edifici e la messa in sicurezza sismica. Attraverso questo meccanismo, i cittadini possono beneficiare di un credito fiscale del 110% per le spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica delle loro case. Questo significa che per ogni euro speso, si otterrà un credito fiscale di 1,10 euro.

L’obbligo di spalmare i crediti del Superbonus su 10 anni è una novità introdotta dal governo per garantire una corretta distribuzione delle risorse nel tempo. In questo modo, si eviteranno picchi di spesa concentrati in un solo anno e si favorirà una pianificazione più equilibrata degli interventi edilizi.

La decisione di Giorgetti di proporre questo emendamento è stata accolta con favore da molti esperti economici. Ridurre il deficit è una priorità per l’Italia, soprattutto alla luce della crisi economica causata dalla pandemia di COVID-19. Il Superbonus rappresenta un’opportunità per stimolare la ripresa economica del paese, creando nuovi posti di lavoro nel settore delle costruzioni e promuovendo la transizione verso un’energia più pulita e sostenibile.

Tuttavia, alcune preoccupazioni sono state sollevate in merito alla sostenibilità finanziaria di questa misura. Spalmare i crediti su 10 anni potrebbe comportare una riduzione delle entrate a breve termine per il governo, che dovrà comunque affrontare le spese immediate per finanziare i lavori di ristrutturazione. È quindi fondamentale che vengano adottate misure adeguate per garantire il finanziamento necessario per sostenere il Superbonus nel corso degli anni.

In conclusione, il Superbonus di Giorgetti potrebbe rappresentare una soluzione efficace per ridurre il deficit italiano entro il 2025-2026. Questa misura, se adeguatamente gestita, potrebbe portare numerosi benefici sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla sostenibilità finanziaria e garantire le risorse necessarie per supportare questa iniziativa nel lungo termine.

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