Un poliziotto di Milano è stato accoltellato e si trova in gravi condizioni. L’attacco è avvenuto alla stazione ferroviaria di Lambrate, nella periferia est della città. Hasan Hamis, un uomo di origini marocchine, ha attirato l’attenzione degli agenti di polizia mentre lanciava pietre contro i treni in transito e sulla strada sottostante. I poliziotti hanno cercato di intervenire e sono stati affiancati da altri colleghi della squadra Volante della questura.

Il vice ispettore Christian Di Martino, capo scorta della volante Zara, è stato accoltellato tre volte da Hamis e si trova ora in ospedale in condizioni gravissime. Nonostante Di Martino abbia cercato di neutralizzare l’aggressore con un taser, le scariche elettriche non hanno avuto effetto. Di Martino ha poi tentato di bloccare a terra l’uomo, ma non si è accorto che Hamis aveva un coltello da cucina nascosto in una manica. È stato colpito tre volte alla schiena, subendo lesioni a un rene e all’intestino.

Di Martino è stato immediatamente trasportato all’ospedale Niguarda, dove è stato sottoposto a un’operazione d’urgenza che è durata quattro ore. Le sue condizioni sono ancora gravi e si trova in terapia intensiva, anche se stabile. La notizia dell’attacco ha suscitato grande preoccupazione tra le autorità, con il capo della polizia di Stato, Vittorio Pisani, che ha visitato Di Martino in ospedale e ha espresso la sua vicinanza ai colleghi.

L’aggressore, Hasan Hamis, si trova attualmente in stato di arresto nel carcere di San Vittore e deve affrontare un’accusa di tentato omicidio. Dai controlli effettuati sul suo profilo, emerge che ha almeno 22 diversi alias registrati e vari precedenti penali per reati contro le persone, il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale. Hamis è arrivato in Italia dal Marocco oltre vent’anni fa e ha vissuto in Campania, dove ha scontato alcune condanne in diverse carceri.

Il poliziotto accoltellato non è la prima vittima di Hamis. Nel corso degli anni, è stato coinvolto in rapine, lesioni, furto e porto abusivo di oggetti atti a offendere. Nel 2020 è stato detenuto per tre anni per rapina e lesioni. Nonostante l’emissione di un provvedimento di espulsione nei suoi confronti, questo non è stato ancora eseguito a causa della mancanza di posti disponibili nei Centri di permanenza temporanea.

La notizia dell’attacco ha suscitato una forte reazione da parte delle autorità politiche italiane. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi e il vicepremier Matteo Salvini hanno inviato messaggi di vicinanza e solidarietà al poliziotto ferito. Anche la polizia di Stato ha pubblicato un tweet di incoraggiamento per Christian Di Martino, invitandolo a non mollare.

L’attacco subito da Christian Di Martino mette ancora una volta in evidenza il rischio che le forze dell’ordine affrontano quotidianamente nel garantire la sicurezza dei cittadini. È un triste ricordo che il lavoro della polizia può mettere a rischio la loro stessa vita. Tuttavia, è importante sottolineare che gli agenti sono pronti a sacrificarsi per il bene comune e a mettersi in pericolo per proteggere la società. La vicenda di Di Martino è un’ulteriore testimonianza di questo coraggio e dedizione.

Share.