Maurizio De Giovanni, noto scrittore italiano, ha recentemente difeso la sacralità della Costituzione italiana, affermando che non dovrebbe essere modificata. Durante il Salone del Libro di Torino, De Giovanni ha partecipato ad un Reading musicale dedicato al suo ultimo libro, “Pioggia. Per i Bastardi di Pizzofalcone”. La storia è incentrata sulla squadra investigativa partenopea, ritornata dopo tre anni di assenza.

Durante l’evento, De Giovanni ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla possibilità di modificare la Costituzione italiana. Secondo lui, tale documento è uno dei più belli al mondo e rappresenta un momento di estremo dolore collettivo. Prima di apportare delle modifiche, è necessario riflettere sul significato che ha avuto nel passato, quello che rappresenta attualmente e cosa potrebbe rappresentare in futuro.

L’autore ha sottolineato che è importante proteggere la Costituzione per garantire un futuro migliore non solo per i nostri figli, ma anche per i nostri nipoti che verranno dopo di loro. De Giovanni ha anche espresso la sua opinione sulle elezioni europee di giugno, definendo il basso livello di partecipazione dei votanti e l’alto tasso di astensione come un grave vulnus per la democrazia, che deve essere immediatamente riparato.

Non solo ha parlato di politica, ma De Giovanni si è anche schierato sul caso della giornalista Serena Bortone e il suo procedimento disciplinare per il caso Scurati. Secondo lui, questo atto rappresenta una grave censura e non ha senso, poiché la Bortone non ha fatto nulla di opinabile o negativo. De Giovanni ha sottolineato che la Rai è un’istituzione pubblica che vive di finanziamenti pubblici e che quindi è giusto e doveroso sorvegliare che sia gestita in modo corretto e imparziale.

In conclusione, Maurizio De Giovanni ha difeso con forza la sacralità della Costituzione italiana, invitando a proteggerla e a riflettere sul suo significato per il presente e il futuro. Ha espresso preoccupazione per il basso livello di partecipazione alle elezioni europee e ha sostenuto la necessità di riparare questa situazione per preservare la democrazia. Infine, ha criticato il procedimento disciplinare nei confronti della giornalista Serena Bortone, definendolo un atto di censura ingiustificato.

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