I vantaggi delle spalma-detrazioni nel controllo dei comuni nel corso di 10 anni

L’ultima bozza del decreto superbonus, presentata dal governo, prevede diverse novità che riguardano le spalma-detrazioni, le banche, il bonus ristrutturazioni, i fondi perduti e le tasse sulla plastica e lo zucchero. Queste misure hanno l’obiettivo di garantire una maggiore efficienza nel controllo delle agevolazioni fiscali e di favorire la riqualificazione energetica e strutturale del territorio.

In primo luogo, le spalma-detrazioni, note anche come ‘spalma-debiti’, consentono di ripartire le spese sostenute nel 2024 per il superbonus in 10 anni, con effetto retroattivo dall’inizio dell’anno. Questo meccanismo permette di godere dei benefici fiscali gradualmente nel corso del tempo. Tuttavia, a partire dal 2025, non sarà più possibile cedere i crediti di imposta residui.

Un’altra importante novità riguarda le banche: dal 2025 non potranno più compensare i crediti del superbonus con debiti previdenziali. In caso di violazione di questa norma, saranno soggette al recupero del credito con interessi e a una sanzione. Inoltre, gli istituti finanziari che hanno acquistato i crediti di imposta dovranno ripartire le rate in 6 quote annuali non più cedibili.

Il bonus ristrutturazioni ordinario, utilizzato per riqualificare gli immobili, subirà una riduzione dal 2028, passando dal 50% al 30%. Questa decisione potrebbe avere un impatto sulla volontà dei proprietari di investire nella ristrutturazione degli immobili.

Per quanto riguarda i fondi perduti, sono stati istituiti due nuovi fondi per il 2025. Uno da 35 milioni sarà destinato alle riqualificazioni energetiche nei territori colpiti dal sisma, mentre un altro da 100 milioni sarà dedicato alla riqualificazione energetica e strutturale da parte del terzo settore, delle Onlus e delle organizzazioni di volontariato. Queste risorse mirano a sostenere la rigenerazione dei territori e a promuovere l’inclusione sociale.

Infine, le tasse sulla plastica e lo zucchero subiranno alcune modifiche. La plastic tax, richiesta dall’Europa, sarà posticipata dal luglio 2024 al luglio 2026. Per quanto riguarda la sugar tax, ci sono alcune incongruenze tra l’emendamento e la relazione tecnica. Sebbene la relazione tecnica parli di uno slittamento al 2026, l’emendamento sembra confermare l’avvio a luglio di quest’anno, ma con aliquote ridotte.

In conclusione, le nuove misure introdotte dal governo riguardo alle spalma-detrazioni, alle banche, al bonus ristrutturazioni, ai fondi perduti e alle tasse sulla plastica e lo zucchero hanno l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza nel controllo delle agevolazioni fiscali e di incentivare la riqualificazione del territorio. Sarà importante monitorare l’efficacia di queste misure nel corso dei prossimi anni e valutarne gli eventuali impatti sul settore immobiliare e sull’economia in generale.

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