Scoppia la tempesta all’Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma, dopo le accuse di violenza sessuale rivolte al presidente Pace da parte di una dipendente. La notizia ha provocato immediate reazioni sia da parte dei sindacati che delle opposizioni capitoline.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato che Bruno Manzi sarà il prossimo presidente dell’Ama, dopo che il quotidiano Repubblica ha anticipato la notizia che la Procura di Roma avrebbe chiesto il rinvio a giudizio del presidente Pace con l’accusa di violenza sessuale.

Le reazioni sono state immediate e univoche. I sindacati e le opposizioni hanno chiesto provvedimenti al Campidoglio, soprattutto in vista del Giubileo del 2025. Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, e Giancarlo Cenciarelli, segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio, hanno definito la situazione “gravissima” e si aspettano che il Campidoglio intervenga per garantire la tranquillità dell’azienda e tutelare la lavoratrice coinvolta.

Anche Linda Meleo e Antonio De Santis, rispettivamente capogruppo della Lista Civica Raggi e capogruppo della Lega in Campidoglio, hanno espresso preoccupazione e richieste di chiarezza. Meleo ha sottolineato che l’indagine è in corso da mesi e che non hanno mai ricevuto risposta alle interrogazioni presentate in merito. De Santis ha puntato il dito contro i vertici dell’azienda, sostenendo che troppi scandali hanno coinvolto Pace e che è necessaria una guida capace di restituire un servizio all’altezza della Capitale.

La presidente della Commissione Pari Opportunità, Michela Cicculli, ha dichiarato che come istituzioni pubbliche vogliono chiarezza su questa vicenda e si impegneranno affinché la verità venga stabilita nel rispetto dei diritti e della dignità di chi denuncia abusi e violenza.

La situazione all’Ama è tesa e le accuse contro il presidente Pace hanno scosso l’azienda e la città. Ora è fondamentale che vengano fatti i necessari passi per garantire la giustizia e tutelare le persone coinvolte. Sono tempi difficili per l’azienda dei rifiuti di Roma, ma è fondamentale che venga ripristinata la fiducia dei cittadini e che venga restituito loro un servizio di qualità. Il nuovo presidente, Bruno Manzi, dovrà dimostrare di essere all’altezza delle sfide che lo aspettano e di guidare l’azienda nel migliore dei modi. La situazione richiede trasparenza, chiarezza e azioni concrete per garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti i dipendenti dell’Ama. Solo così l’azienda potrà prepararsi al meglio per il Giubileo del 2025 e ripristinare la fiducia dei cittadini romani.

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