Il Superbonus è al centro di un acceso scontro tra Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, e Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia. L’emendamento proposto al Superbonus e l’introduzione della sugar tax a luglio stanno generando tensioni all’interno della maggioranza di governo. Tajani critica la retroattività dell’emendamento, che colpisce imprese e istituti finanziari, e la stretta che impone la detrazione in dieci anni a partire dal 2024. Questo provvedimento ha sollevato perplessità tra le banche, che non potranno più compensare i crediti del superbonus con debiti previdenziali.

Tajani ha annunciato di voler ascoltare lunedì i rappresentanti delle diverse categorie per valutare possibili modifiche all’emendamento. Il leader di Forza Italia si schiera a favore delle imprese e offre il proprio sostegno alle critiche mosse da Confindustria sulla detraibilità in dieci anni per quasi 12 miliardi di euro tra il 2024 e il 2025. Inoltre, solleva preoccupazioni sul voto parlamentare e afferma che l’emendamento deve rispettare le regole fondamentali della civiltà giuridica italiana.

Giorgetti, dal canto suo, risponde a Tajani affermando che il leader di Forza Italia capirà il buonsenso che ha ispirato l’emendamento una volta che lo leggerà. Avverte anche che se Tajani non accetterà la decisione, sarà necessario ridiscutere altre spese del governo. Giorgetti sostiene che l’emendamento è stato redatto nel migliore interesse del paese e invita a leggere il testo per comprendere le sue reali intenzioni.

Questo scontro all’interno del governo offre un’opportunità all’opposizione per criticare l’esecutivo. Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito Democratico, attacca il ministro dell’Economia definendolo poco credibile e accusandolo di una nuova retromarcia. Boccia prevede che il risultato finale sarà solo caos e complicazioni senza fine, con risorse risibili per le aree sismiche ed Ets.

La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ridimensiona i toni della polemica affermando che il testo dell’emendamento è meno impattante di quanto si temesse. Tuttavia, sottolinea che vi sono ancora impatti negativi sulla detrazione dei crediti di imposta per le famiglie.

Il tema della plastic tax e della sugar tax è un altro punto di discussione. La plastic tax sarà rinviata al 2026, mentre la sugar tax entrerà in vigore a luglio di quest’anno con aliquote ridotte del 50%, che aumenteranno nel 2026. Questa decisione ha suscitato reazioni negative da parte dei produttori di bevande analcoliche e di Federalimentare, che chiedono una correzione alla versione del testo dell’emendamento.

In conclusione, lo scontro tra Tajani e Giorgetti sul Superbonus evidenzia le tensioni all’interno della maggioranza di governo. Tajani critica la retroattività dell’emendamento e sostiene le preoccupazioni delle imprese e delle banche. Giorgetti difende l’emendamento come una decisione basata sul buonsenso e invita a leggerne il testo per capire le sue reali intenzioni. L’opposizione critica l’esecutivo, mentre il settore delle costruzioni e quello alimentare esprimono preoccupazioni sulle conseguenze delle nuove misure. Sarà interessante vedere come si svilupperà questa controversia e se saranno apportate modifiche all’emendamento.

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