L’emendamento proposto dall’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) riguardante il Superbonus ha come obiettivo principale quello di ridurre l’impatto finanziario che questa misura potrebbe avere sul settore edile. Secondo la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, il testo dell’emendamento è meno impattante di quanto si temesse, grazie ad alcuni cambiamenti apportati durante il suo sviluppo.

Il decreto Superbonus, introdotto dal governo italiano, prevede una serie di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Tuttavia, l’emendamento proposto dall’Ance si concentra su un aspetto specifico di questa misura: la rateizzazione delle detrazioni a partire dal 2024.

La proposta dell’Ance prevede che le detrazioni del Superbonus siano dilazionate su un periodo di 10 anni, anziché essere applicate in un’unica soluzione. Questo permetterebbe alle imprese edili di gestire meglio i flussi di cassa e ridurrebbe l’impatto finanziario immediato derivante dalle detrazioni fiscali.

Secondo Brancaccio, sebbene l’emendamento abbia attenuato l’impatto finanziario del Superbonus, resta comunque un punto di disaccordo riguardo alla retroattività della misura. L’Ance ritiene che qualsiasi norma con parvenza di retroattività sia problematica e non possa essere accettata. Ciò implica che il Superbonus non dovrebbe essere applicato a operazioni edilizie concluse prima dell’entrata in vigore della legge.

La proposta dell’Ance è stata accolta con interesse, poiché potrebbe fornire un ulteriore incentivo alle imprese edili per aderire al Superbonus e sfruttare le detrazioni fiscali offerte dal governo. La rateizzazione delle detrazioni permetterebbe alle imprese di pianificare meglio i loro investimenti e potrebbe favorire una maggiore partecipazione al programma di riqualificazione energetica degli edifici.

Tuttavia, la questione della retroattività rappresenta ancora un punto di dibattito e potrebbe influenzare l’efficacia del Superbonus nel promuovere la riqualificazione energetica. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa proposta e vedere se il governo italiano terrà conto delle preoccupazioni sollevate dall’Ance.

In conclusione, l’emendamento proposto dall’Ance per ridurre l’impatto finanziario del Superbonus rappresenta un’importante iniziativa per sostenere il settore edile durante questa difficile fase economica. La rateizzazione delle detrazioni potrebbe favorire una maggiore partecipazione delle imprese al programma di riqualificazione energetica degli edifici. Tuttavia, rimangono ancora alcune questioni in sospeso, come la retroattività della misura, che richiederanno ulteriori discussioni e valutazioni da parte del governo.

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