Come ottenere l’indulgenza per il Giubileo: istruzioni per i pellegrini

L’Anno Santo si avvicina e con esso l’opportunità di ottenere l’indulgenza, un perdono speciale dei peccati. La Penitenzieria Apostolica ha pubblicato le “Norme sulla concessione dell’indulgenza” per guidare i fedeli nel processo di ottenere questa grazia durante il Giubileo. Il documento, redatto dal cardinale penitenziere maggiore Angelo De Donatis e dal reggente monsignor Krzysztof Nykiel, offre istruzioni chiare e rassicuranti.

Una delle principali modalità per accedere all’indulgenza è attraverso i pellegrinaggi. I fedeli sono invitati a recarsi a Roma e visitare almeno una delle Basiliche papali. Inoltre, è possibile ottenere l’indulgenza visitando le basiliche del Santo Sepolcro a Gerusalemme, della Natività a Betlemme e dell’Annunciazione a Nazareth, in Terra Santa. Partecipare alla Messa, al Rosario, alla Via Crucis e ad altre celebrazioni durante un pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare o in altre circoscrizioni ecclesiastiche, come cattedrali e chiese indicate dai vescovi locali, è un altro modo per conseguire l’indulgenza.

Tuttavia, il documento sottolinea che coloro che non possono partecipare ai pellegrinaggi per gravi motivi, come suore di clausura, malati o detenuti, possono comunque ottenere l’indulgenza. In questi casi, viene incoraggiato il coinvolgimento in opere di misericordia corporale e spirituale. Visitare malati, carcerati, anziani soli o diversamente abili permette di ottenere l’indulgenza durante ogni visita, anche una volta al giorno. Inoltre, riscoprire “il valore penitenziale del venerdì” astenendosi da distrazioni reali e virtuali come i social media e i media in generale, nonché dai consumi superflui, può essere un modo per guadagnare l’indulgenza. La Chiesa suggerisce anche il digiuno come forma di penitenza e la donazione di una somma in denaro ai poveri o il sostegno ad opere religiose o sociali.

La penitenza e la riconciliazione occupano un posto centrale nelle “Norme sulla concessione dell’indulgenza”. Il documento fornisce una serie di facoltà concesse ai vescovi e invita i sacerdoti a offrire ai fedeli la possibilità di usufruire dei mezzi della salvezza con generosa disponibilità e dedizione. Viene suggerita la pubblicazione delle fasce orarie per le confessioni e la programmazione di celebrazioni penitenziali frequenti. Si chiede anche ai sacerdoti anziani senza incarichi pastorali di offrire il loro aiuto. Infine, viene raccomandato ai vescovi di spiegare chiaramente le disposizioni e i principi che guidano l’ottenimento delle indulgenze, tenendo conto delle circostanze di luogo, cultura e tradizioni di ciascun popolo.

Con l’Anno Santo alle porte, i fedeli sono invitati a prendere parte attiva nel processo di ottenimento dell’indulgenza. Oltre ai pellegrinaggi e alle celebrazioni religiose, l’impegno nelle opere di misericordia corporale e spirituale offre un’opportunità unica di vivere appieno lo spirito del Giubileo. La misericordia di Dio è illimitata, e attraverso l’indulgenza, ogni credente ha la possibilità di chiedere il perdono divino e farsi rimettere i propri peccati.

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