Stefano Massini, noto scrittore e drammaturgo italiano, ha subito un’aggressione verbale durante il Salone del Libro. L’autore stava presentando il suo libro “Mein Kampf” nella Sala Azzurra quando è stato aggredito da un uomo di circa 70 anni.

Massini ha raccontato di aver notato l’uomo che lo fissava e lo seguiva fin dal suo arrivo. L’uomo si è seduto in prima fila e durante l’incontro ha iniziato a inveire contro di lui, definendolo comunista e criticando la sua descrizione di Hitler nel libro.

La responsabile della casa editrice Einaudi, che era presente con Massini, ha cercato di chiamare il servizio d’ordine per intervenire. Tuttavia, gli insulti sono continuati anche durante la sessione di firma copie del libro. L’uomo ha affermato che Hitler aveva ragione e che i comunisti stanno riscrivendo la storia.

Nonostante la situazione tesa, Massini non si è lasciato intimidire e ha risposto all’uomo dicendo che si trovavano nella città di Gobetti, un noto giornalista antifascista. Alcuni ragazzi presenti hanno applaudito le parole dell’autore.

L’uomo è stato allontanato ma non fermato a causa della sua età avanzata. Per garantire la sicurezza di Massini, è stato scortato fino al suo prossimo incontro e successivamente fino all’auto.

Questa aggressione verbale ha suscitato indignazione tra il pubblico e i partecipanti al Salone del Libro. È preoccupante che un evento culturale così importante possa essere teatro di episodi di intolleranza e violenza. È fondamentale garantire la libertà di espressione e il rispetto reciproco, soprattutto in un contesto come quello letterario.

Stefano Massini ha dimostrato grande coraggio nel fronteggiare l’aggressione e nel difendere la sua posizione. Questo episodio sottolinea l’importanza del dialogo e del confronto pacifico per superare le divisioni e le divergenze di opinione.

L’organizzazione del Salone del Libro dovrebbe prendere provvedimenti per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e prevenire simili episodi in futuro. La cultura e la letteratura sono strumenti potenti per promuovere la conoscenza e l’apertura mentale, e devono essere preservate da atti di violenza e intolleranza.

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