Appalti pubblici green: una scelta vantaggiosa per l’Italia

Secondo una ricerca promossa dalla Fondazione Ecosistemi e presentata al Forum Compraverde Buygreen, l’Italia avrebbe potuto beneficiare di una riduzione del 5,8% delle emissioni di carbonio degli appalti pubblici se avesse deciso di allineare i criteri di selezione ai parametri dell’accordo di Parigi per la riduzione delle emissioni. Questa scelta avrebbe anche permesso di riallocare 8 miliardi di euro della spesa per gli appalti pubblici a sostegno di attività green nel paese e avrebbe creato 31.000 posti di lavoro, di cui il 6% sarebbero posti di lavoro che erano stati delocalizzati fuori dall’Italia e che tornerebbero nel nostro paese.

Questi dati sono davvero significativi e dimostrano come l’adozione di criteri di green procurement possa essere vantaggiosa non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico. Non solo l’Italia, ma anche l’intera Europa potrebbe beneficiare di questa scelta.

Secondo la ricerca, se venisse imposto un tetto alle emissioni climalteranti negli acquisti pubblici di materiali pesanti, veicoli e cibo in Europa, verrebbero mobilitati ogni anno 86 miliardi di euro per attività “verdi”. Questo non solo migliorerebbe la bilancia commerciale europea, ma aumenterebbe anche di 6 miliardi di euro le vendite annuali delle aziende dell’Unione Europea. Inoltre, un possibile “Buy European and Sustainable Act” potrebbe creare ben 384.000 posti di lavoro verdi nell’UE, di cui l’8% corrisponderebbe a posti di lavoro che erano stati delocalizzati fuori dall’Unione e che tornerebbero nella UE.

Questi dati dimostrano come gli appalti pubblici green possano rappresentare una grande opportunità per l’Europa, sia dal punto di vista ambientale che economico. Non solo si potrebbero ridurre le emissioni di carbonio e combattere il cambiamento climatico, ma si potrebbero anche creare nuovi posti di lavoro e favorire lo sviluppo sostenibile delle aziende europee.

In conclusione, è importante che i governi europei e le istituzioni pubbliche prendano in considerazione l’adozione di criteri di green procurement per gli appalti pubblici. L’Italia potrebbe essere un esempio da seguire, considerando i benefici che potrebbero derivare da questa scelta. Non solo si potrebbe contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico, ma si potrebbe anche promuovere lo sviluppo di un’economia più sostenibile e creare nuove opportunità di lavoro. È tempo di agire e sfruttare appieno il potenziale dei nostri appalti pubblici per un futuro migliore.

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