Le donne di Villoresi e Ferrari nel nuovo spettacolo del premio Nobel Jon Fosse

Il nuovo spettacolo teatrale firmato da Valerio Binasco per lo Stabile di Torino, intitolato “La ragazza sul divano”, porta in scena un testo del premio Nobel per la letteratura 2023, Jon Fosse. L’opera, che ha debuttato a Roma e successivamente si sposterà a Palermo e Napoli, affronta tematiche profonde e complesse attraverso una narrazione caratterizzata da atmosfere gelide e personaggi annientati dalla vita.

Jon Fosse è noto per il suo nichilismo esistenziale e la mancanza di punti di riferimento nelle sue opere. Nei suoi testi, gli uomini sono spiazzati dal dolore e dalla sofferenza, mentre le donne sono caratterizzate da un agire autodistruttivo e disperato. I personaggi di Fosse sono quasi privi di una scintilla vitale, come se avessero perso ogni speranza e fossero ormai dimenticati e sepolti dal dramma che li muove.

Nello spettacolo, la protagonista è una donna senza nome che ricorda e fa comparire nella sua memoria i suoi familiari come attori del suo teatro mentale. Interpretata dall’attrice Pamela Villoresi, la donna appare bloccata sul divano, incapace di sopportare nulla né di sopportarsi. Prova odio e invidia nei confronti della sorella, interpretata da Giulia Chiaramonte, che si ribella attraverso la sua sessualità provocatoria e spudoratamente esibita.

La donna è senza speranza sia nel passato che nel presente, incapace di stare con gli altri e di stare da sola. È stata abbandonata dal marito, interpretato dallo stesso Binasco, così come è stata abbandonata dal padre, un marinaio sempre assente, e dalla madre che cerca di sfuggire alla solitudine attraverso una relazione con lo zio delle due sorelle, interpretato da Michele Di Mauro. Quando il marinaio fa ritorno a casa e coglie sul fatto la moglie e il fratello, decide di andarsene, accettando la sua disperazione e assenza di senso tragico.

Lo spettacolo si sviluppa attraverso un complesso gioco col tempo e la memoria, ma è caratterizzato anche da una continua immobilità nichilista. Nonostante l’abilità di Fosse nel costruire e sostenere il dialogo, l’opera avrebbe potuto beneficiare di maggiori sfumature e interiorità, vista la profondità dei temi trattati.

Le interpretazioni delle attrici Pamela Villoresi e Isabella Ferrari, quest’ultima nel ruolo della madre, sono molto intense e coinvolgenti. Entrambe riescono a trasmettere al pubblico il tormento interiore dei loro personaggi attraverso gesti e sguardi. Anche i costumi, curati da Nicolas Bovey, contribuiscono a creare un’atmosfera malinconica e cupa, mentre la scenografia rappresenta un ambiente domestico con un divano al centro e una parete che si colora e rivela altri spazi.

Nonostante le difficoltà di affrontare e portare in scena un testo di Jon Fosse, il regista Valerio Binasco riesce a trasmettere al pubblico l’essenza profonda delle sue opere. “La ragazza sul divano” è uno spettacolo che invita a riflettere sulla condizione umana, sul senso della vita e sulla solitudine che pervade ogni essere umano.

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