Il potente richiamo del “Canto dell’Ira”: uno spettacolo che svela la tragica inevitabilità della guerra

“Troia deve essere distrutta”. Questa frase, ripetuta dal poeta cieco che attraversa il palcoscenico, rappresenta un imperativo categorico che non richiede spiegazioni o motivazioni. È l’inspiegabile e stupida inevitabilità della guerra, che esiste ancora oggi come al tempo di Omero. Da questa premessa prende vita “Il canto dell’ira”, uno spettacolo che ha debuttato il 20 aprile alla Sala Mercato del Teatro Modena.

Il lavoro, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, fa parte del progetto “L’età del fuoco”, dedicato all’adolescenza. Basato su un testo di Carlo Orlando che si ispira all’Iliade di Omero, lo spettacolo racconta il nostro tempo, dalla tragedia di Hiroshima a Gaza, attraverso un crescendo di tensione e immagini crude che mettono in luce le miserie non solo dei vinti, ma anche dei vincitori. La regista Elena Dragonetti, insieme ad Anna Varaldo, ha creato una scenografia minimalista ma emozionante. Sul palco si alternano tre attori professionisti (Paolo Li Volsi, Virginia Campolucci e Antonio D’Angelo) e un gruppo di ragazzi e ragazze, studenti liceali che hanno partecipato a un laboratorio teatrale finalizzato alla realizzazione dello spettacolo. Questa combinazione di talenti crea uno spettacolo composito, che alterna una recitazione basata interamente sulla narrazione in una dimensione epica del racconto e una danza nervosa, a tratti violenta e aggressiva, che richiede una perfetta sincronizzazione. Il risultato è un gioco corale complesso ma affascinante.

Il progetto registico è ben strutturato e tutti gli attori, dai professionisti agli apprendisti, dimostrano un’eccellente concentrazione e la capacità di passare dal gesto alla parola senza mai perdere il ritmo. Gli applausi sono stati interminabili e le repliche dello spettacolo sono previste per martedì e mercoledì alle 20:30.

In conclusione, “Il canto dell’ira” è uno spettacolo che affronta un tema universale come la guerra, portando alla luce la sua tragica inevitabilità. La combinazione di recitazione e danza, insieme alla bravura degli attori sul palco, rende questo spettacolo un’esperienza emozionante e coinvolgente per il pubblico. Non perdete l’opportunità di assistere a questa rappresentazione unica che mette in discussione i nostri concetti di giustizia e violenza.

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