Bankitalia ha presentato le sue stime sull’economia italiana durante un’audizione sul Def presso le commissioni riunite di Bilancio di Camera e Senato. Secondo Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, le previsioni sono in linea con quelle del Def, ma ci sono dei possibili rischi al ribasso.

Uno dei fattori di rischio citati da Nicoletti Altimari è il commercio internazionale, che potrebbe avere un impatto negativo sull’economia italiana. Inoltre, gli effetti della politica monetaria restrittiva sulla domanda potrebbero anche influire sulla crescita. Infine, la riduzione del superbonus potrebbe avere effetti negativi sul settore edilizio.

Secondo Bankitalia, il Pil italiano crescerà dello 0,6% quest’anno, corrispondente all’0,8% se si considerano solo i giorni lavorativi. Nei prossimi due anni, si prevede una crescita poco superiore all’1%, con il 2025 che registrerà un aumento dello 0,9% e il 2026 dello 1,3%.

Bankitalia sottolinea l’importanza dell’attuazione piena ed efficace degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per raggiungere i tassi di sviluppo previsti dal governo. Questi investimenti saranno fondamentali per sostenere la crescita economica del paese.

Un altro punto evidenziato da Bankitalia riguarda il costo del superbonus, che viene contabilizzato per competenza nel 2023. Si stima che ammonti a 3,7 punti di Pil, pari a 77 miliardi di euro. Questo valore è “cinque volte superiore” a quanto previsto dal Def 2023 entro fine anno.

Infine, Bankitalia fa notare che la spesa sanitaria in rapporto al Pil rimarrà sostanzialmente invariata fino al 2027, intorno al 6,3%. Tuttavia, si dovranno gestire attentamente le pressioni sulla spesa sanitaria derivanti dall’invecchiamento della popolazione.

Le stime di Bankitalia indicano che l’economia italiana sta mostrando segni di ripresa, ma ci sono ancora dei rischi che potrebbero limitare la crescita. È fondamentale implementare gli investimenti del Pnrr in modo efficace per sostenere lo sviluppo economico del paese. Inoltre, è necessario gestire attentamente la spesa sanitaria per far fronte alle sfide derivanti dall’invecchiamento della popolazione.

Queste previsioni forniscono un quadro realistico dell’andamento dell’economia italiana e saranno utili per pianificare le politiche economiche future. È importante tenere conto dei rischi al ribasso e prendere le misure necessarie per mitigarli e favorire una crescita sostenibile e duratura.

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