L’inverno fa ritorno ad aprile: al Nord Italia si riaccendono i termosifoni. Questa ondata di maltempo e il crollo delle temperature hanno portato molti sindaci a firmare ordinanze per derogare alla data di fine stagione termica, che di solito cade tra l’8 e il 15 aprile. Queste deroghe sono già previste da un decreto del 2013 che regolamenta la materia.

A Genova è stata stabilita la riaccensione facoltativa degli impianti di riscaldamento fino al 30 aprile, per un massimo di 6 ore giornaliere a una temperatura di 19 gradi con una tolleranza di 2 gradi. Anche Torino ha ricordato la possibilità di accendere i riscaldamenti in deroga, con un massimo di 7 ore giornaliere tra le 5 e le 23 e una temperatura massima di 19 gradi.

A Milano non è stata emessa alcuna ordinanza, ma il Comune ha sottolineato che è possibile accendere i riscaldamenti al di fuori del periodo consentito, per un massimo di 7 ore giornaliere e con una temperatura massima di 19 gradi più due di tolleranza. Anche a Pordenone lo spegnimento degli impianti è stato posticipato fino al 28 aprile, per un massimo di 6 ore e 30 minuti al giorno.

A Venezia, il sindaco Luigi Brugnaro ha autorizzato l’accensione facoltativa degli impianti termici fino al 28 aprile, per un massimo di 14 ore giornaliere. Anche Verona ha previsto una proroga fino al 30 aprile, con un massimo di sette ore giornaliere e una temperatura massima di 19 gradi in casa. Provvedimenti simili sono stati adottati anche da altre città venete come Padova, Vicenza e Treviso. A Bologna la proroga è stata fissata al 26 aprile, con l’invito a limitare l’accensione nelle ore più fredde, per un massimo di 6 ore giornaliere e una temperatura massima di 19 gradi. Anche a Modena la proroga arriva fino al 28 aprile, mentre a Ravenna si potrà tenere acceso il riscaldamento fino al 30 aprile.

Questo ritorno dell’inverno ad aprile ha colto molte persone di sorpresa, ma grazie alle deroghe concesse dai sindaci delle principali città del Nord Italia, si potrà affrontare questo periodo di freddo in modo più confortevole. L’idea di poter riaccendere i termosifoni anche dopo la data prevista di fine stagione termica ha suscitato reazioni contrastanti: da un lato c’è chi apprezza la possibilità di avere un ambiente più caldo e confortevole, dall’altro c’è chi teme che l’uso prolungato dei riscaldamenti possa aumentare i costi energetici e danneggiare l’ambiente.

Questa situazione meteo insolita ci ricorda quanto sia importante essere preparati per ogni evenienza. Non bisogna dare per scontato che l’arrivo della primavera significhi automaticamente temperature miti e piacevoli. E’ sempre bene avere a disposizione coperte e abbigliamento adeguato per affrontare eventuali sbalzi di temperatura.

Alcuni esperti attribuiscono questa ondata di freddo tardivo a un fenomeno chiamato “la perturbazione di aprile”, che si verifica quando masse d’aria fredda provenienti dal Nord Europa si spostano verso il Mediterraneo. Questo fenomeno può portare temperature sotto la media stagionale e precipitazioni abbondanti.

Quindi, nonostante ci troviamo nel mese di aprile, è bene tenere a portata di mano il piumino e le calze di lana, perché l’inverno sembra non voler lasciare il Nord Italia così facilmente.

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