Minerva: l’IA italiana pronta a sfidare ChatGpt

Un gruppo di ricercatori italiani ha sviluppato un nuovo modello di Intelligenza Artificiale (IA) chiamato Minerva, che promette di essere una vera e propria rivoluzione nel campo dell’elaborazione del linguaggio naturale. Questi modelli, creati all’interno del Natural Language Processing (Nlp) dell’Università Sapienza di Roma, sono stati addestrati nella nostra lingua utilizzando 500 miliardi di parole provenienti da fonti italiane ed inglesi online.

La caratteristica distintiva dei modelli Minerva è il loro addestramento da zero, utilizzando testi ad accesso aperto. Questo è un importante passo avanti rispetto ai modelli italiani esistenti, che si basano sull’adattamento di modelli preesistenti come LLaMA e Mistral, i cui dati di addestramento sono ancora sconosciuti. Ogni modello Minerva è stato addestrato su una vasta gamma di fonti, compresi romanzi e documenti online, per un totale di oltre 500 miliardi di parole.

Questi modelli sono ora disponibili alla comunità scientifica attraverso il progetto Fair – Future Artificial Intelligence Research, guidato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. In futuro, si prevede che saranno resi disponibili anche al pubblico. L’obiettivo di questo progetto è fornire una base trasparente per l’applicazione di sistemi di intelligenza artificiale in diversi settori, come la comprensione del linguaggio naturale e la generazione di testo.

L’importanza di un modello di IA generativa come Minerva non può essere sottovalutata. Questi modelli sono in grado di generare testo in modo autonomo, aprendo nuove possibilità in campi come la traduzione automatica, la creazione di contenuti e persino l’assistenza virtuale. Fino ad oggi, molti dei modelli disponibili erano basati sull’inglese, il che limitava le opportunità per la comunità italiana di sfruttare appieno il potenziale dell’IA. Ora, grazie a Minerva, gli sviluppatori italiani potranno creare applicazioni in grado di comprendere e generare testo in italiano.

Questo traguardo è stato possibile grazie al supercomputer Leonardo del Cineca, che ha fornito la potenza di calcolo necessaria per addestrare i modelli Minerva. Leonardo è il più potente supercomputer in Europa e ha dimostrato ancora una volta la sua importanza nella ricerca scientifica italiana.

La sfida più grande per Minerva sarà quella di competere con modelli di IA generativa già consolidati come ChatGpt. Tuttavia, i ricercatori italiani sono fiduciosi che Minerva possa raggiungere e superare gli standard già esistenti. La sua peculiarità di essere stato addestrato nella nostra lingua e su un vasto corpus di testi italiani lo rende un concorrente formidabile.

In conclusione, Minerva rappresenta un importante passo avanti nel campo dell’IA generativa italiana. Grazie al suo addestramento da zero e alla vasta quantità di dati utilizzati, questo modello promette di aprire nuove opportunità per la comunità scientifica e il pubblico italiano. Sarà interessante seguire lo sviluppo di Minerva e vedere come si posizionerà rispetto agli altri modelli di IA generativa nel futuro.

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