Nuova terapia aumenta la sopravvivenza nel tumore delle vie biliari

Una nuova terapia immunoterapica, combinata con la chemioterapia, ha dimostrato di migliorare significativamente la sopravvivenza a lungo termine nei pazienti affetti da tumore delle vie biliari avanzato. I risultati dello studio di Fase III TOPAZ-1, presentati durante la Cholangiocarcinoma Foundation Conference 2024 a Salt Lake City negli Stati Uniti, sono stati accolti con grande entusiasmo dalla comunità medica.

Il tumore delle vie biliari è una patologia rara ma in crescita, con circa 5.400 nuovi casi stimati ogni anno in Italia. La mancanza di sintomi specifici spesso porta a una diagnosi tardiva, rendendo la prognosi per i pazienti estremamente sfavorevole. Solo il 30% dei pazienti è candidato alla chirurgia, mentre per gli altri la terapia è limitata.

Tuttavia, il nuovo studio ha portato risultati promettenti. I pazienti trattati con la combinazione di durvalumab, un farmaco immunoterapico, e chemioterapia hanno mostrato una riduzione del rischio di morte del 26% rispetto a quelli trattati solo con chemioterapia. Inoltre, più del doppio dei pazienti con il regime a base di durvalumab erano ancora vivi a tre anni rispetto ai pazienti che avevano ricevuto solo chemioterapia.

Secondo il dottor Carmine Pinto, Direttore dell’Oncologia Medica del Comprehensive Cancer Centre, AUSL-IRCCS di Reggio Emilia, questi risultati rappresentano un progresso significativo per i pazienti affetti da tumore delle vie biliari. Dopo oltre un decennio senza reali miglioramenti nella terapia, ora c’è una nuova possibilità di sopravvivenza per coloro che non possono essere sottoposti a intervento chirurgico o che hanno metastasi.

Inoltre, Paolo Leonardi, Presidente dell’Associazione Pazienti Italiani Colangiocarcinoma (APIC), ha sottolineato l’importanza di diffondere la conoscenza sulla malattia e indirizzare i pazienti precocemente verso centri specializzati. Questo permetterebbe una presa in carico completa da parte di un team multidisciplinare e una definizione più accurata del percorso diagnostico e terapeutico.

Il tumore delle vie biliari è un gruppo di tumori gastrointestinali rari e aggressivi che si sviluppano nelle cellule delle vie biliari, della cistifellea o dell’ampolla di Vater. Ogni anno, circa 50.000 persone negli Stati Uniti, Europa e Giappone e 210.000 a livello globale vengono diagnosticati con questa malattia.

Questi nuovi risultati offrono una speranza per i pazienti affetti da tumore delle vie biliari avanzato. La combinazione di durvalumab e chemioterapia potrebbe diventare lo standard di cura di prima linea per questi pazienti, offrendo loro un miglioramento significativo nella possibilità di sopravvivenza. La ricerca continua a progredire nella lotta contro questa malattia rara e difficile da trattare, e i medici sono fiduciosi che ulteriori progressi possano essere fatti in futuro.

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