Il Codacons, l’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Adusbef, ha ottenuto una vittoria importante in tribunale contro l’azienda Balocco e l’influencer Chiara Ferragni. Il Tribunale di Torino ha accolto il ricorso presentato dall’associazione, ritenendo che Balocco abbia messo in atto una pratica scorretta riguardo al pandoro “Pink Christmas” marchiato Ferragni. Inoltre, la sentenza ha stabilito che i messaggi lanciati al pubblico sulla campagna di beneficenza associata alla vendita del prodotto sono stati ingannevoli.
Secondo il Codacons, questa sentenza è estremamente importante perché apre la strada ai risarcimenti per tutti i consumatori che hanno acquistato il pandoro in questione. Allo stesso tempo, questa decisione aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell’indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano.
Il Codacons ha ringraziato l’Antitrust per aver accolto la loro denuncia sul caso del pandoro Balocco e per aver sollevato l’importante questione della trasparenza nelle attività di beneficenza in Italia. Secondo l’associazione, quando hanno denunciato l’opacità dell’operazione Ferragni-Balocco, sono stati gli unici in Italia a evidenziare che qualcosa non andava nel settore della beneficenza e delle sponsorizzazioni. Grazie all’azione dell’Antitrust, che ha ritenuto fondata la denuncia del Codacons, sono state scoperte attività illecite che sono state sanzionate con multe pesanti.
Tuttavia, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ritiene che non sia sufficiente. L’associazione chiede all’Autorità di ampliare il suo raggio d’azione e di indagare a tutto campo sull’operato degli influencer. Sempre più spesso infatti, gli influencer realizzano sulle piattaforme dei social media attività di marketing, pubblicità e sponsorizzazioni in modo ambiguo e poco trasparente, ingannando milioni di utenti ed eludendo le norme di settore.
Questa sentenza del Tribunale di Torino rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei consumatori e nella lotta contro le pratiche scorrette nel settore della beneficenza e delle sponsorizzazioni. È un segnale chiaro che le autorità italiane stanno prendendo sul serio queste problematiche e che sono pronte a intervenire per garantire una maggiore trasparenza e un comportamento corretto da parte delle aziende e degli influencer.
Sarà interessante vedere come questa sentenza influenzerà l’operato degli influencer in futuro e se porterà a un cambiamento nella regolamentazione delle attività di marketing e sponsorizzazione sui social media. Nel frattempo, il Codacons continuerà a vigilare sul rispetto delle norme da parte delle aziende e degli influencer, al fine di proteggere i consumatori e garantire una concorrenza leale nel mercato.