Il governo italiano è stato criticato per il suo atteggiamento nei confronti dei sindacati e dell’Industria Italiana Autobus (Iia). Secondo le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Uglm, il governo si sta sottraendo alle sue responsabilità cercando di liberarsi di un’impresa che dovrebbe essere rilanciata prima di essere venduta.

Le sigle sindacali hanno espresso il loro disaccordo in una nota congiunta dopo un incontro al Ministero dell’Industria a Roma. Secondo i sindacati, il ministero ha dichiarato che c’è solo un’offerta congrua per l’acquisizione di Iia, mentre altre offerte emerse dai media sono state considerate incongruenti.

Secondo i sindacati, il Ministero dell’Industria ha finora impiegato risorse economiche per evitare il fallimento di Iia, ma senza mai implementare un piano di rilancio industriale efficace. Questa situazione è paradossale per un’impresa di proprietà pubblica come Iia, che produce autobus per enti locali.

Nonostante il cambio di leadership voluto dal Ministero dell’Industria, non è stata aperta una nuova fase per l’azienda. Di conseguenza, i sindacati chiedono al governo di non utilizzare la vendita di Iia come modo per sottrarsi alle sue responsabilità, ma piuttosto di risanare e rilanciare l’impresa prima di procedere con qualsiasi cessione.

La situazione dell’Iia solleva importanti questioni riguardanti il coinvolgimento del governo nell’industria e la responsabilità nei confronti dei sindacati. È essenziale che il governo prenda in considerazione le richieste dei sindacati e lavori per rilanciare l’impresa, piuttosto che cercare di liberarsene senza alcuna pianificazione adeguata.

La vendita di un’azienda pubblica come Iia non dovrebbe essere vista come una soluzione rapida e facile per il governo, ma come un modo per garantire il futuro dell’impresa e proteggere i posti di lavoro dei dipendenti. È importante che il governo si assuma la sua responsabilità e agisca in modo responsabile nei confronti dei sindacati e dell’industria, piuttosto che evitare le proprie responsabilità.

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