Lo scandalo del presunto dossieraggio ai danni di politici e personaggi famosi continua ad allargarsi, coinvolgendo sempre più persone e suscitando reazioni indignate da parte della politica. L’inchiesta, condotta dalla procura di Perugia, ha come protagonista Pasquale Striano, un luogotenente della Guardia di Finanza accusato di aver effettuato oltre 800 accessi abusivi alle banche dati tributarie, antiriciclaggio e dell’antimafia al solo scopo di ottenere informazioni.

Al momento, non è stata trovata la prova definitiva che confermi l’esistenza dei dossier sulle personalità delle istituzioni e dei politici. Tuttavia, ci sono attualmente 15 persone indagate, tra cui il sostituto procuratore della Dna Antonio Laudati e tre giornalisti de “Il Domani”, Giovanni Tizian, Stefano Vergine e Nello Trocchia. Quest’ultimi, pur non avendo ricevuto un avviso di garanzia, rischiano fino a cinque anni di carcere per le fughe di notizie.

Le indagini sono state avviate a seguito di un esposto presentato dal ministro della Difesa Guido Crosetto dopo la pubblicazione di un articolo su “Il Domani” riguardante i compensi ricevuti per consulenze svolte in passato per la società Leonardo. Gli inquirenti vogliono capire se le informazioni trapelate siano state utilizzate solo a scopo giornalistico o anche per altri fini.

Tra le persone “spiati” ci sono il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, Marina Elvira Calderone, Gilberto Pichetto Fratin, Adolfo Urso, Marta Fascina (parlamentare e compagna di Silvio Berlusconi), gli ex presidenti del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Renzi, i sottosegretari Andrea Delmastro e Giovanbattista Fazzolari, Fedez, Cristiano Ronaldo e Massimiliano Allegri.

Di fronte a queste accuse, il Procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo e il Procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone hanno chiesto di essere ascoltati dal Consiglio Superiore della Magistratura, dal Presidente della Commissione parlamentare Antimafia e dal Presidente del Copasir al fine di fornire informazioni sull’inchiesta in corso.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Il vicepremier Matteo Salvini ha definito l’inchiesta “una vergogna di stampo sovietico”, criticando le ricostruzioni che vedono “pezzi di Stato che lavorano contro altri pezzi di Stato”. Matteo Renzi, leader di Iv, ha dichiarato che spiare gli avversari politici è “roba da dittatura sudamericana”. Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, ha sottolineato che bisogna chiarire chi sono i mandanti di queste azioni.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha evidenziato che la parte politicamente rilevante dell’inchiesta è rappresentata dai mandanti e ha criticato il silenzio da parte della sinistra su questa vicenda. Ha inoltre sottolineato l’importanza di rispettare la deontologia giornalistica e ha concluso che l’obiettivo di queste azioni sembra essere quello di spiare personalità del mondo politico in modo opaco.

L’inchiesta sul presunto dossieraggio ai danni di politici e vip continua a suscitare indignazione e polemiche. Le indagini in corso cercheranno di fare luce su questo scandalo e scoprire se ci siano stati mandanti di queste azioni. Nel frattempo, si apriranno nuovi capitoli in questa vicenda, che potrebbe avere importanti ripercussioni sul mondo della politica e dell’informazione.

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