Il Molise, l’Abruzzo e le Marche stanno vivendo un triste fenomeno di desertificazione bancaria, con una significativa riduzione degli sportelli bancari nelle rispettive regioni. Secondo il sindacato bancario Uilca, tra il 2018 e il 2023, il Molise ha visto una riduzione del 28,4% degli sportelli bancari, seguito dall’Abruzzo con il 25,9% e dalle Marche con il 25%. Queste percentuali sono superiori alla media nazionale, che è stata del 20,7%.

Non solo gli sportelli bancari si sono ridotti, ma anche i dipendenti delle banche hanno subito un calo del 6% durante lo stesso periodo. Ciò significa che ci sono meno posti di lavoro nel settore bancario e meno opportunità per le persone di lavorare in questo settore.

Questa riduzione degli sportelli bancari ha anche un impatto sulla popolazione. Nel 2023, ci sono oltre 4 milioni di persone (pari al 7,4% dell’intera popolazione) che non hanno accesso a uno sportello bancario. Tra queste persone, oltre 1,3 milioni sono over 60. Questo significa che molte persone anziane sono costrette a fare lunghi viaggi per raggiungere il più vicino sportello bancario.

Il segretario generale Uilca, Fulvio Furlan, ha commentato che la desertificazione bancaria continua ad avere un impatto negativo sulla popolazione, con conseguenze economiche, legali e sociali per i territori interessati. La campagna “Chiusura filiali? No, grazie” ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e ha portato alla costituzione di un gruppo di lavoro presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.

A gennaio, Uilca ha presentato il primo rapporto sull’impatto della desertificazione bancaria, che ha rivelato che la maggior parte delle persone è insoddisfatta dalla chiusura degli sportelli bancari nel proprio comune e ritiene utile parlare con un operatore bancario. Inoltre, la prossimità di uno sportello bancario influisce sulla propensione delle persone ad investire in prodotti finanziari.

La situazione della desertificazione bancaria in queste regioni italiane è preoccupante e richiede l’attenzione delle autorità competenti. È importante trovare soluzioni per garantire l’accesso ai servizi bancari a tutte le persone, soprattutto agli anziani che potrebbero avere difficoltà nel gestire le proprie finanze senza uno sportello fisico. La presenza di una banca nel proprio comune può anche influenzare la decisione delle persone di investire i propri risparmi e incoraggiare lo sviluppo economico locale.

Speriamo che il lavoro del gruppo di lavoro istituito presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro porti a soluzioni concrete per contrastare la desertificazione bancaria e garantire un accesso equo ai servizi bancari per tutti i cittadini. È importante che il governo e le autorità locali prendano sul serio questa problematica e agiscano per invertire questa tendenza preoccupante.

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